MONTEVIDEO - Il Professor Michele Cortellazzo, professore di Linguistica Italiana dell’Università di Padova e Accademico ordinario dell’Accademia della Crusca, invitato dall’Istituto Italiano di Cultura ha presentato ieri sera una iniziativa, a lungo discussa, che prevede l'apertura di non uno, bensì due musei della lingua italiana. Da una parte il Multi, Museo multimediale della lingua italiana, dall'altra il Mundi, Museo Nazionale dell’Italiano, che avrà sede a Firenze e aprirà il prossimo anno.
Il progetto ha avuto origine da altre iniziative, la prima nel 2003, presentata come mostra agli Uffizi e organizzata dalla Società Dante Alighieri, e a seguire due mostre “La dolce lingua” nel 2005 a Zurigo, e “La lingua italiana negli anni dell’Unità” nel 2011 a Firenze.
Queste prime esperienze sono state il punto di partenza per l'organizzazione di questa iniziativa, perché per la prima volta è stata resa visibile la storia dell’italiano attraverso un percorso museale. A disposizione sia reperti fondamentali per la storia della lingua sia strumenti multimediali capaci di mostrare tutto ciò che non è possibile portare fisicamente in un museo.
Nel 2019, la Dante Alighieri ha rinnovato la riflessione sulla possibilità di creare un Museo della Lingua Italiana, sottolineando il forte interesse per l'argomento, oltre al fatto che, grazie al progredire della ricerca negli ultimi decenni, ci sia molto da raccontare, molto da mostrare e che la vera sfida sia in realtà la scelta dei temi trattare, con la consapevolezza che si debba, a fronte della loro moltitudine, di doverne necessariamente tralasciare alcuni. “La lingua è un bene materialissimo” ha esclamato il prof. Cortellazzo “la lingua è fatta di cose concrete, di suoni, di lettere, di scritti e di oggetti”.
Il museo racconterà la lingua italiana mostrando al pubblico diversi temi, non solo l’italiano in tutte le sue forme ed evoluzioni spazio-temporali, ma anche i dialetti, il percorso evolutivo delle parole prese in prestito dal latino, dai dialetti ma anche, (in tempi moderni) dalle lingue straniere.
Da luglio a ottobre 2022 si è tenuta una mostra anticipatrice che è stata presa come modello per la struttura del Museo: una prima sala con una linea temporale dove marcare gli eventi principali di ogni secolo della lingua italiana e, nella parte inferiore, gli avvenimenti principali della storia italiana in modo da correlarli e avere uno sguardo generale. Le sale al secondo piano, avranno un ordinamento misto, ovvero saranno suddivise in tematiche secondo una evoluzione cronologica e pertanto “alcuni temi saranno caratteristici di un determinato periodo stroerico” ha spiegato il professore.
Le istituzioni che hanno preso parte a questo progetto sono l’Accademia della Crusca, l’Accademia Lincei, l’Associazione per la Storia della Lingua Italiana, la Società Dante Alighieri, e L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Ancora non è stata decisa una data certa di apertura, l’obiettivo temporale è la primavera del 2024, ma quando questo avverrà, chiunque sia di passaggio a Firenze, a pochi passi dalla Stazione Santa Maria Novella, avrà l’opportunità di visitare questo Museo e fare un approfondimento sulla storia della nostra lingua.