HOBART – Sembra ormai in fase terminale la leadership del capo dell’opposizione della Tasmania David O’Byrne, autosospesosi dall’incarico mercoledì scorso in seguito ad accuse di molestie sessuali.
O’Byrne, approdato alla guida dell’ALP statale da appena un paio di settimane, ha ammesso di avere baciato in due occasioni una sua collaboratrice e di averle mandato messaggi di testo sessualmente suggestivi. Gli episodi sono avvenuti tra il 2007 e il 2008, quando l’attuale leader era segretario statale del sindacato LHMU.
“A quell’epoca ero genuinamente convinto che i baci e lo scambiodi messaggi di testo fossero consensuali. Ora mi sono reso conto che ciò non rispondeva al vero. Mi scuso per questo, e mi rendo conto di avere profondamente deluso mia moglie e la mia famiglia”, ha dichiarato O’Byrne nei gironi scorsi, prima di annunciare l’intenzione di sospendersi dall’incarico in pendenza delle indagini nei suoi confronti.
La leader dei verdi Cassy O’Connor ha definito “insostenibile” la posizione del leader laburista: “In pratica ha confessato di avere molestato sessualmente questa persona. Non pensiamo che la sua posizione sia sostenibile. Dobbiamo assicurarci che il Parlamento mandi alla comunità un giusto messaggio, riguardo alla cultura di chi ci lavora”.
Anche l’ex ministro statale laburista Julian Amos è sicuro: “Se non si dimetterà lui stesso, sarà l’esecutivo nazionale a intervenire prendendo la decisione più appropriata. La soluzione più ovvia sarebbe il ritorno come leader di Rebecca White, con Shane Broad come vice. Ma bisogna vedere se a Rebecca interessa ritornare alla guida del Partito”.