Un miliardo dello stanziamento verrà impiegato per la creazione della Energy Security Corporation (ESG), società che investirà in progetti di stoccaggio, oltre a colmare le lacune del mercato e a migliorare l’affidabilità della rete elettrica nel periodo di transizione del NSW alle energie rinnovabili.
Gli interventi della ESG includeranno investimenti in sistemi di accumulatori dedicati alla comunità e centrali elettriche virtuali che consentiranno alle famiglie di condividere l’elettricità generata dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti, riducendo la loro dipendenza dalla rete e i totali delle bollette per l’energia.
“Si tratta di un passo serio e a lungo termine per garantire la corretta transizione”, ha affermato oggi il premier Chris Minns.
“Vogliamo che lo Stato possa investire in soluzioni che garantiscano l’affidabilità del sistema, tengano le luci accese e creino nuovi posti di lavoro nello Stato”.
Il finanziamento per la nuova società sarà confermato nel bilancio del NSW che verrà approvato il 19 settembre.
I restanti 800 milioni dello stanziamento saranno destinati alla Transmission Acceleration Facility, infrastruttura concepita e avviata dal precedente governo di Coalizione per connettere alla rete le zone dello stato che producono energia rinnovabile.
La cifra include il sostegno finanziario per i primi lavori nella Central-West Orana, un area di circa 20mila chilometri quadrati, a metà strada tra Dubbo e Dunedoo, zona riservata alla produzione di energia rinnovabile.
Il governo Minns prevede che la zona, la prima nel NSW, nel suo momento di maggiore attività sosterrà circa 5mila posti di lavoro nel settore edile e porterà fino a 10 miliardi di dollari in investimenti privati nella regione entro il 2030.
Sono previste altre zone di produzione di energie rinnovabili (REZ) e lo stanziamento si propone di sostenere lo sviluppo dello Hunter Transmission Project e il centro di stoccaggio di energia Waratah Super Battery.
“Questo investimento extra di 1,8 miliardi di dollari rimette in carreggiata la tabella di marcia per le energie rinnovabili”, ha affermato in una nota il ministro dell’Energia del NSW, Penny Sharp.