SYDNEY – La premier del NSW, Gladys Berejiklian, nel presentare il Jobs Plus Program, parte del budget 2020-21, ha detto che il rilancio dopo la recessione causata dalla pandemia, offre un’opportunità irrinunciabile, per “carpire”, posti di lavoro da altri Stati e dall’estero, aggiungendo che il governo statale ha già ricevuto numerose richieste d’informazioni e chiarimenti sulle agevolazioni fiscali offerte, da tutto il Paese.
Senza svelare quali aziende abbiano chiesto ulteriori informazioni, Berejiklian, affiancata dal ministro del Tesoro, Dominic Perottet, ha detto che il governo statale, attraverso il Jobs Plus Program, pensa di poter attrarre nello Stato 25.000 nuovi posti di lavoro.
L’Amministratore delegato della catena di agenzie di viaggio Flight Centre, Graham Turner, ha detto che potrebbe considerare il trasferimento del quartier generale del gruppo dal Queensland al New South Wales, se Berejiklian garantisse che i confini rimarranno aperti.
La Camera di commercio e l’Australian Industry Group del Victoria, hanno confermato di essere a conoscenza di aziende che, dopo i mesi duri di lockdown, considererebbero un trasferimento nel New South Wales.
“La sfida per il NSW, dopo la triplice crisi, della siccità, gli incendi boschivi e il coronavirus, ci dà un’opportunità per cambiare approccio e concentrarci nella creazione di nuovi posti di lavoro, per il futuro – ha detto Berejiklian –. Il NSW è il motore economico del Paese e Job Plus attirerà le aziende con prestazioni migliori nello Stato”.
In base al nuovo pacchetto le aziende che si trasferiranno riceveranno esenzioni sulle tasse sul reddito, per quattro anni, se creeranno almeno 30 nuovi posti di lavoro.
Alcune delle più grosse aziende del Paese, incluse ANZ Bank e National Australia Bank, il gigante minerario BHP, e quello delle comunicazioni Telstra, hanno i loro quartier generali a Melbourne.
Un portavoce del ministro del Tesoro, Tim Pallas, ha detto che il governo del Victoria ha immesso 6,5 miliardi di dollari nell’economia statale a sostegno delle imprese, inclusi 550 milioni in rimborsi sulle tasse sul reddito, dall’inizio della pandemia.