BERLINO - L’annuncio, diffuso venerdì, segue un’indagine “intensa e approfondita”, secondo quanto riferito dal BfV.

Questa designazione consente alle autorità di applicare misure straordinarie di sorveglianza, come l’intercettazione di comunicazioni e l’uso di agenti sotto copertura.

Il BfV ha giustificato la decisione citando la visione etnico-razziale predominante all’interno dell’AfD, incompatibile con l’ordine democratico libero. Ha inoltre denunciato le dichiarazioni xenofobe, islamofobe e discriminatorie rilasciate da alti esponenti del partito.

L’agenzia ha affermato che l’AfD intende escludere gruppi della popolazione dalla partecipazione paritaria alla società, minando i diritti costituzionali e relegandoli a uno status inferiore.

Già in passato le sezioni regionali dell’AfD in Turingia e Sassonia-Anhalt erano state classificate come gruppi estremisti. Il partito è stato al centro di numerose polemiche, tra cui la minimizzazione del passato nazista tedesco e piani per deportazioni di massa.

Nonostante le controversie, l’AfD ha ottenuto il 20,8% dei voti nelle ultime elezioni federali, classificandosi al secondo posto dietro al blocco CDU/CSU. Recenti sondaggi, tuttavia, mostrano un ulteriore incremento del consenso per l’AfD, che avrebbe superato il 26%, posizionandosi davanti ai conservatori.

I co-leader dell’AfD, Alice Weidel e Tino Chrupalla, hanno criticato duramente la decisione, definendola “un colpo alla democrazia” e annunciando un ricorso legale. “La nostra opposizione viene criminalizzata per motivi politici”, hanno dichiarato.