BOLOGNA – La 62ª Bologna Children’s Book Fair (Bcbf), inaugurata il 31 marzo, si è chiusa oggi, 3 aprile, con un aumento del 5 per cento, rispetto all’anno scorso, dei visitatori professionali: 33mila 318, distribuiti su 4 giorni.

Un successo generale che si è tradotto anche in un piccolo successo argentino, per una casa editrice indipendente di Buenos Aires, Limonero. Che ha ottenuto una menzione speciali al premio Bologna Ragazzi Award nella categoria “Opera prima”, con La colección Billy Besta (“La collezione di Billy Besta”), albo illustrato dell’artista berlinese Jill Senft. 

Lulu Kirschenbaum y Manuel Rud, fondatori ed editori, sono addirittura raggianti. 

Si considerano cacciatori di testi. E se ne vedono uno che gli piace, non se lo lasciano scappare.

Così è stato anche in questo caso. “Abbiamo notato l’autrice in Instagram e l’abbiamo contattata”, dice Manuel. 

“Il libro racconta la vita immaginaria di un collezionista di oggetti, in parallelo alla sua vita sentimentale – interviene Lulu –. La cosa affascinante è che ogni dettaglio che punta ad aumentare la verosimiglianza è inventato”. Persino lo sponsor del libro, una fantomatica associazione di mercatini delle pulci, non esiste.  

La copertina del libro che ha ricevuto la menzione a Bologna.

La Fiera di Bologna ha portato più volte fortuna ai due editori.

Nel 1923 vinsero il premio come miglior libro de fiction con Todo le que pasó antes de que llegaras (Tutto quello che è successo prima che arrivassi tu) di Yael Frankl, una poetica lettera di un bambino al fratellino non ancora nato, tradotto in 8 lingue tra cui l’italiano (con Leone Verde). Mentre nel 2019, Limonero fu nominato migliore casa editrice della regione America Latina.

Lulu e Manuel lavorano insieme da 25 anni. Hanno iniziato come service, per produrre conto terzi libri scolastici. Dieci anni fa hanno fondato Limonero, “nome scelto perché del limone di piace tutto: albero, fiori, profumo, colori”, dice Lulu. “Volevamo fare libri che ci piacessero davvero – le fa eco Manu –. Libri da leggere a strati, nei quali adulti e bambini trovano diverse chiavi interpretative”.

Come piccolo vezzo, un dettaglio che nessuno nota: quando un loro libro è rivolto anche a un pubblico adulto, nel logo invertono la lettera R nella parola di “limonero”.

Contano su una produzione di 8-10 titoli all’anno, una quantità di tutto rispetto per una casa editrice indipendente. Alcuni sono originali e altri tradotti. L’ultimo “trofeo” è Hola piedra, pubblicato originariamente in Italia da Corraini con il titolo Ciao sasso. Una storia di amicizia, scritta dall’italiano Giuseppe Caliceti e illustrata da Noemi Vola.

“Il nostro obiettivo è aumentare anche le vendite di diritti all’estero”, afferma Manuel, consapevole che questo si trasformerebbe in ossigeno per la casa editrice, come è successo per Clara y el hombre de la ventana (Clara e l’uomo della finestra), di María Teresa Andruetto, ora tradotto e pubblicato in Italia da Uovo nero.