Una volta era una delle tante gettonatissime fiabe scritte dai fratelli Grimm e stampata nei libri che i genitori, tempi addietro, leggevano ai bambini prima di addormentarsi.

Oggi, quella del Pifferaio magico sembra essere diventata una realtà nell’area regionale del New South Wales che, così come capitò a Hamelin (paesino della Bassa Sassonia in cui è ambientata la storia) è infestata dai topi.

La differenza, però, che la soluzione al problema non è così semplice come nella fiaba. Tutti vorrebbero vedere comparire il Pifferaio con il suo flauto magico la cui melodia è capace di ipnotizzare i topi e cacciarli via. Ma nella realtà, purtroppo, certe cose non avvengono così facilmente e quella della piaga dei topi è diventata una vicenda che sta causando moltissimi problemi e danni. Tanto che anche il governo del New South Wales è dovuto intervenire con un apposito fondo per sostenere famiglie e imprenditori delle aree più colpite che hanno ingaggiato una lotta senza quartiere contro i roditori, e senza nemmeno avere un flauto. 

I rimedi a cui sono dovuti ricorrere gli abitanti delle aree affette, sono più costosi del Pifferaio che, d’altra parte, non ricevette mai il suo compenso per i suoi servizi a Hamelin, tanto che finì col vendicarsi portando via tutti i bambini del villaggio. 

Favole a parte, il governo del NSW ha annunciato un pacchetto da 50 milioni di dollari per offrire assistenza agli agricoltori, alle famiglie e alle piccole imprese per combattere questa invasione di ratti.

Nel pacchetto di sostegno sono previsti anche sconti sulle tasse per famiglie e piccole imprese. Ma, soprattutto, il governo interverrà per il trattamento del grano e nella strategia per fermare l’invasione, mettendo in atto una sorta di derattizzazione in larga scala che, quindi, sgraverà gli imprenditori di costi ingenti, dando loro il supporto della macchina organizzativa e della scienza dei dipartimenti statali.

Non sarà certo il Pifferaio magico e, probabilmente, questa strategia non sarà altrettanto veloce e pratica come quella delle fiabe dei fratelli Grimm, ma almeno è un primo passo verso la soluzione di un problema con cui nessuno, forse, si sarebbe mai aspettato di dover fare i conti. Soprattutto dopo aver vissuto la terribile stagione dei fuochi che ha devastato raccolti e fattorie e la crisi legata al Covid-19 e alla mancanza di manodopera che ha compromesso in parte la produzione. 

Insomma, per riportare le cose alla normalità, più che il Pifferaio magico, sembra sia necessaria una magia della Fata Turchina…