L’economia australiana ha incrementato la propria rapida ripresa in questo primo trimestre del 2021, grazie a consumatori e imprese che hanno speso e investito in abbondanza, spingendo il prodotto interno lordo al di sopra del livello registrato lo scorso anno, prima che lockdown e restrizioni avessero fatti precipitare il Paese in recessione.

Ieri l’ABS, l’ufficio australiano di statistica, ha dato l’annuncio ufficiale secondo il quale il prodotto interno lordo è cresciuto dell’1,8% nel trimestre che si è chiuso a marzo, superando anche le più rosee previsioni degli esperti che speravano in un +1,5%.

La produzione industriale è aumentata dell’1,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno arrivando a 525,7 miliardi di dollari, una svolta significativa quando viene paragonata al punto più basso, 468,3 miliardi, registrato lo scorso anno quando è iniziata la fase di recessione.

La spesa delle famiglie ha contribuito al PIL con lo 0,7%, il settore edilizio combinato al mercato delle proprietà immobiliari per l’0,6%, gli investimenti delle imprese per 0,3 punti percentuali.

Fino a poche settimane fa, la gran parte degli economisti coltivava la speranza che l’economia potesse tornare dove si trovava prima che ad aprile e maggio 2020 le emergenze sanitarie l’avessero devastata spingendola in recessione.

Oggi scopriamo che non solo la produzione economica dell'Australia è cresciuta rispetto ai livelli pre-Covid, ma che si è anche ripresa dal colpo infertole dalla stagione degli incendi di pochi mesi prima, ed è ora dell’0,8% superiore rispetto al precedente picco.

Gli analisti guardano con soddisfazione ai tre fattori che hanno spinto questa crescita (consumi delle famiglie, investimenti privati e mercato immobiliare), che stanno ad indicare un’economia non solo in ripresa, ma in piena salute.

L’ABS ha reso anche noto nel dettaglio come gli investimenti privati siano stati trainati sia dagli acquisti da parte delle aziende di macchinari e attrezzature, un incremento stimato all’11,6%, il risultato più importante dal dicembre 2009, sia dagli investimenti nel mercato immobiliare, che hanno registrato un aumento del 6,4%.

Va tenuto presente tuttavia che entrambi i settori hanno tratto benefici non trascurabili dai sussidi attivati dal governo Morrison, in particolare le deduzioni fiscali con ammortamento immediato sugli investimenti fatti ed il programma HomeBuilder.