ADELAIDE – Francesco Bava, detto Franco, ‘Mastro Ciccillo’, e per gli amici ‘Ciccio’, è molto conosciuto ad Adelaide all’interno della comunità italiana. Lo scorso 29 novembre, ha compiuto i suoi primi 80 anni, circondato dalla famiglia e dagli amici.
Bava è nato a Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, la comunità cauloniese è infatti tra le più numerose ad Adelaide. Si definisce “figlio di umile gente”, perché proveniente da una famiglia di contadini composta, oltre che dai genitori, da quattro fratelli e due sorelle.
In Italia, ha frequentato la scuola elementare e, dopo le lezioni, fin dall’età di sette anni, lavorava come apprendista nella bottega di un calzolaio. Quando era bambino al paese viveva “nel mondo delle favole”, era molto felice: la scuola, il pallone con gli amici, il tempo trascorso in piazzetta, il mare d’estate, il lavoro in bottega.
L’11 dicembre del 1960, appena compiuti i diciotto anni, si imbarca per l’Australia, dove approda il 7 gennaio del 1961.
“Sin dal mio primo giorno in Australia – racconta Franco –, la mia vita non è stata facile. Tante le avversità che ho dovuto affrontare: non conoscevo la lingua, non avevo un lavoro, la cultura era molto diversa dalla mia, sentivo la lontananza da casa e provavo davvero tanta nostalgia”.
“La mia Caulonia è bellissima, un paese antico, in collina, sopra il mare”, prosegue con tanta nostalgia Franco Bava il quale, alla sua Caulonia, ha dedicato anche un poesia: “Maledetto il bisogno e la gerarchia che costrinse i tuoi figli ad andar via. Attraverso mari e terre straniere c’è ancora chi ti ama e in te crede. Sei vecchia e cara, Caulonia mia, o terra natìa, quanta nostalgia!”.
L’Australia resta però “una mamma adottiva” per Franco e non mancano mai le parole di gratitudine.
Nel nuovo Paese, aveva comunque già due fratelli – un terzo fratello era emigrato a Parigi –, faceva l’imbianchino, ma Franco voleva fare il calzolaio, da qui la decisione di trasferirsi ad Adelaide. Appena arrivato però è rimasto senza lavoro per un anno, ha subito discriminazioni, soprattutto per via della lingua, e questa esperienza lo ha segnato per tutta la vita. Per questo, ha deciso di lavorare in proprio, dopo l’esperienza con tanti lavori, tra cui anche il calzolaio.
Ma è con l’attività della lavanderia che ha potuto dedicarsi alle sue grandi passioni: la musica e la poesia. Franco Bava è infatti molto conosciuto come compositore di canzoni e poesie.
“La mia vena poetica è emersa fin dai miei 12 anni – spiega –. Avevo nel cuore anche la musica, ma non conoscevo le note. In Australia ho conosciuto il maestro Mario Cantarini che mi ha insegnato a mettere in musica le mie poesi, attraverso la chitarra”.
Negli anni quindi la produzione musicale di Franco è proseguita: in Italia si è registrato presso la SIAE come compositore e poi anche come autore. E sia in Australia che in Italia, tanti sono gli artisti che hanno cantato le sue canzoni.
Con Mira Sangregorio, in particolare, ha vinto a Napoli il primo premio a un concorso di canzone napoletana.
In Australia, Franco si è anche sposato e ha avuto una figlia, Maristella, che insegna italiano in una scuola superiore di Adelaide.
Bava continua ancora oggi a esprimersi con la sua musica e la sua poesia ed è ancora molto impegnato nel volontariato, non solo per Radio Italiana 531, ma soprattutto per il CIC, tramite il quale va a trovare gli anziani che vivono da soli, attività che negli anni gli ha permesso di stringere sincere e profonde amicizie. Tra queste, quella con Giuseppe Nardo che gli è rimasto nel cuore e a cui ha fatto visita per oltre nove anni fino alla sua scomparsa, avvenuta quattro anni fa: “Era una persona onesta che provava una nostalgia profondissima per l’Italia”.
Franco sa cosa siano l’amore e la nostalgia per il Bel Paese e ha descritto questi sentimenti in una sua poesia “dedicata a tutti gli italiani nel mondo”, che nel 2010 ha partecipato al concorso ‘Premio Roddi’ e che ogni volta commuove.
“Italia, sei come un grappolo d’uva, come una cesta di ciliegie, come il grano quando matura. Come il sole dell’Est, che riscalda l’aurora, come il vento marino che addolcisce la sera. Sei forte, sei bella, simpatica, gentile, pur senza vela non rimani in mezzo al mare. Italia, sei un fiore pregiato, che ovunque profuma. Amica di tutti, unica e vera”.