Si è spento qualche settimana fa il sorriso di Tony Cursio, persona molto amata e rispettata della comunità italiana a Melbourne. Da sempre cantante, negli anni ha conosciuto tantissime persone partecipando e allietando le persone a feste di famiglia e offrendo servizi finanziari con la ditta di famiglia che ha base a Carlton.
Tony nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. All’età di quattordici anni, si imbarcò insieme ai genitori sulla nave che gli avrebbe cambiato la vita per sempre, la Galileo Galilei. “Già sulla barca allietò tutti con le sue canzoni – racconta il figlio Adam -. Ha sempre avuto una passione travolgente per il canto che non lo ha mai abbandonato. Mi hanno raccontato che la prima canzone che cantò sulla nave fu Casa bianca”.
Tony passò la sua gioventù nella zona di Maidstone fin quando non sposò Daniela e, da ragazzo, fondò una band giovanile in cui cantò per circa sette anni e con la quale vinse anche una gara.
Fu in questo periodo che ebbe inizio il suo coinvolgimento con numerosi club della comunità italiana, che continuò per oltre cinquant’anni.
Tony venne coinvolto per molti anni e si esibì alla Melbourne Italian Festa che un tempo si chiamava “Lygon Street Festa”. All’epoca, l’intera strada veniva chiusa e tutte le persone erano libere di festeggiare lungo il tragitto, momenti magici rimasti scolpiti nella memoria di intere generazioni. Ma Cursio, negli anni, venne coinvolto anche nell’Australian Festival of Italian Song, dove si esibì numerose volte.
Un anno cantò per il primo ministro italiano durante le celebrazione per la Festa della Repubblica e, infine, fu produttore e scrisse con Gradina la canzone per Franco Cozzo, molto famosa tra il pubblico italiano.
“Quando io compii tredici anni e mio fratello David ne aveva diciassette, abbiamo iniziato a esibirci con papà – prosegue Adam -. È stato grazie a lui che abbiamo sviluppato questa passione per la musica. Ricordo ancora la prima canzone che suonammo e cantammo insieme: Lacrime napoletane, al Veneto Club. Dopo qualche anno fondammo una band insieme che si chiamava ‘Tony Cursio Show Band’ con la quale facemmo spettacoli per oltre 15 anni. Partecipammo a tantissime feste della comunità italiana, papà sempre in prima fila a cantare e a intrattenere le persone, io alla chitarra e mio fratello David alla tastiera. Insieme suonammo ancora alla Lygon Street Festa”.
Adam non è stato l’unico a condividere dolci ricordi in questi giorni. Anche Sylvia Randazzo, presidente del San Marco in Lamis Social Club ricorda Tony con affetto. “Tony ha cantato spesso ai nostri eventi. È sempre stato socio del club e per un breve periodo fece anche parte del comitato. Io l’avevo conosciuto da quando era arrivato in Australia, da ragazzino – racconta Sylvia -. Le nostre famiglie sono sempre state amiche, così una sera andammo da loro a visitarli. Ricordo che c’erano tantissime persone e la casa era piena.
All’improvviso Tony iniziò a cantare e tra noi cadde il silenzio, rimanemmo tutti stregati dalla sua voce. Non me lo dimenticherò mai. Rimanemmo amici e qualche anno dopo fu lui a offrirsi per cantare al mio ventunesimo compleanno”.
Ora Tony non c’è più, ma il suo contributo alla musica e alla comunità italiana non si dimenticherà. Il suo ricordo rimane infatti nei cuori e nei pensieri di tutti quelli che lo hanno ascoltato e che continueranno ad ascoltare le sue canzoni per sempre.