ROMA - Nel giorno in cui Victor Orban si presentava alla Corte dei conservatori a Roma, a Bruxelles il Partito popolare europeo votava la mozione del presidente Donald Tusk, che chiedeva di prolungare a tempo indeterminato la sospensione dal gruppo del primo ministro ungherese come atto di condanna per le sue posizioni in termini di libertà civili e stato di diritto. Un passaggio che segna un passo avanti nella rottura tra Popolari e Orban al quale Silvio Berlusconi ha provato a porre rimedio, invitando a pranzo a Palazzo Grazioli il premier ungherese e promettendogli che italiani, francesi e spagnoli si batteranno per tenerlo nei Popolari. Prima di incontrare il presidente di Forza Italia, Orban era stato anche a colloquio con il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Al centro del vertice il tema della gestione delle migrazioni, sul quale oggi i due leader hanno posizioni molto distanti.