ROMA - Nonostante le statistiche recentemente pubblicate dall’Istat confermino un rallentamento dell’inflazione a giugno, non sembra che si possa dire lo stesso della corsa dei prezzi dell’energia.
 
Secondo l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), infatti, nel terzo trimestre del 2023 la bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela continuerà ad aumentare dello 0,4%. L’Autorità ha quindi commentato positivamente la scelta del Consiglio dei ministri di martedì scorso di confermare anche per il prossimo trimestre “il rafforzamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose). Un intervento che, sottolinea ancora l’Arera, “si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento”.
 
Parlando dell’andamento del mercato dell’energia, il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, ha sottolineato come si stia attraversando “una fase molto delicata e molto difficile da ‘leggere’, in prospettiva del prossimo inverno”. “Il recente aumento di alcuni indicatori - ha spiegato – ci dice di un mercato che non ha ancora trovato una sua normalità”.
 
In un comunicato, l’Arera ha chiarito che  “i prezzi delle materie prime sembrano essersi relativamente stabilizzati nel primo semestre 2023, dopo la forte crescita registrata nel 2022”. “L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo, nel trimestre in corso, grazie a un’offerta abbondante rispetto alla domanda, che ha permesso di raggiungere un livello degli stoccaggi europei di oltre il 70% della capacità.
 
La discesa dei prezzi si è tuttavia arrestata nel mese di giugno, anche a causa di qualche criticità dovuta all’indisponibilità di alcune infrastrutture produttive norvegesi. Per il trimestre estivo, pur non ravvisandosi particolari tensioni nel mercato europeo, l’aumento delle temperature e il conseguente aumento della domanda potrebbero determinare un rialzo dei prezzi, soprattutto qualora la domanda di Gnl dei due principali importatori asiatici (Cina e Giappone) dovesse mostrare segnali di forte recupero”.
 
Il peso della bolletta continua tuttavia a gravare sulle famiglie. La spesa per la famiglia-tipo nell’anno corrente compreso tra il 1 ottobre 2022 e il 30 settembre 2023, come ha quindi spiegato l’Autorità, sarà di circa 1.150 euro, in aumento del 7,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.