WASHINGTON - “Ci saranno gravi conseguenze”, se la Mosca non accetterà di porre fine alla guerra. Alla domanda se la Russia dovrà affrontare delle conseguenze per non aver raggiunto un accordo di pace sull’Ucraina, Trump ha risposto: “Sì, le affronterà”. E alla richiesta di specificare quali sarebbero le ritorsioni, Trump ha risposto: “Ci saranno, non c’è bisogno di dirlo, conseguenze molto gravi”, ha aggiunto. 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto ai giornalisti che probabilmente non sarà in grado di fermare il presidente russo Vladimir Putin dall’attaccare i civili in Ucraina. “Ho avuto colloqui con lui in precedenza - ha detto, rispondendo a una domanda - e i civili hanno continuato a essere uccisi”. E ha concluso dicendo: “Voglio la fine della guerra. La fine della guerra di Joe Biden” 

Cessate il fuoco, garanzie di sicurezza per Kiev e soprattutto coinvolgimento dell’Ucraina sulle questioni che la riguardano, a cominciare da quelle territoriali. I leader europei ribadiscono la loro posizione al termine di una videoconferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a poche ore dal vertice previsto per il 15 in Alaska tra lo stesso Trump e Vladimir Putin. 

I leader della Ue dicono di “condividere ampiamente” gli obiettivi dell’incontro, a partire da un cessate il fuoco immediato in Ucraina: “Il primo obiettivo di Trump nell’incontro con Putin è chiedere il cessate il fuoco”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. 

Lo stesso Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno ribadito la posizione comune europea secondo cui non si possono prendere decisioni sull’Ucraina senza Kiev. “Le questioni territoriali riguardanti l’Ucraina possono essere, e saranno, negoziate solo dal presidente ucraino”, ha detto Macron ai giornalisti. Mentre per Mertz, “c’è la speranza che qualcosa si stia muovendo”. 

La posizione della Russia su un accordo in Ucraina “rimane invariata” ed è quella espressa dal presidente Vladimir Putin nel giugno 2024. Lo ha ricordato Aleksei Fadeyev, vicedirettore del dipartimento d’Informazione e stampa del ministero degli esteri russo, che ha parlato in un briefing questa mattina, prima dell’incontro online tra i leader europei e i presidenti di Usa e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky.  

“Per quanto riguarda la posizione di principio sulla risoluzione della crisi, la posizione della Russia è invariata, ed è stata espressa in questa sala poco più di un anno fa, il 14 giugno 2024”, ha affermato come riporta Ria Novosti.  

A giugno 2024, Putin aveva presentato iniziative per un possibile accordo di pace con l’Ucraina: il ritiro delle truppe ucraine dal territorio delle nuove regioni che la Russia ha annesso (anche se non controlla totalmente); la rinuncia formale di Kiev all’entrata nella Nato; smilitarizzazione e denazificazione e status neutrale, non allineato e non nucleare. Putin ha anche menzionato in questo contesto la revoca delle sanzioni contro la Federazione Russa. 

Zelensky, che ha esortato i partner a esercitare ancora più pressione sulla Russia, ha ribadito che “ciò che riguarda l’Ucraina deve essere discusso con l’Ucraina”.

Inoltre, il presidente ucraino, ha aggiunto che “il successo di qualsiasi colloquio dipenda prima di tutto dai risultati. Il nostro stato d’animo attuale è di essere uniti, ed è stato molto positivo, tutti i partner hanno parlato con una sola voce, un solo desiderio, gli stessi principi e la stessa visione e questo è un importante passo avanti”.

Zelensky ha ripetuto che serve più pressione sulla Russia poiché Putin sta “bluffando” quando afferma di non preoccuparsi delle sanzioni, “prima dovrebbe esserci un cessate il fuoco, poi garanzie di sicurezza, vere garanzie di sicurezza”, e ha aggiunto che durante i colloqui Trump ha “espresso il suo sostegno” su questo. 

“La palla è ora nel campo di Putin”, dice il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Ma da Mosca al momento non è arrivato ancora nessun commento, salvo quello di un funzionario del ministero degli Esteri russo che ha raffreddato l’idea secondo cui Russia e Ucraina devono procedere a uno scambio di territori per raggiungere un accordo di pace.