A poco più di un mese dal terribile incendio che ha colpito il Furlan Club, quale occasione migliore se non il ‘Friuli Day’ per tornare, pian pianino, in attività? Certo, il da farsi è ancora tanto e potrebbe volerci almeno un anno prima che il sodalizio friulano possa riaprire le porte della sua sede sociale, ma qualcosa inizia a smuoversi e, così come più volte dichiarato dal segretario del Club, Federico Martin, “la voglia di tornare è tanta e faremo il possibile affinché la festa di fine anno possa quantomeno essere organizzata all’interno del nostro ampio campo di bocce”.
Per chi non ricorderà, nella notte dello scorso giovedì, 22 febbraio, per cause che ancora oggi restano sconosciute – a tal proposito, c’è un’indagine in corso – la sede sociale del Furlan Club di Thornbury è stata coinvolta in un grave incendio che ha danneggiato gran parte della struttura, con la sala dei ricevimenti e la Gambling Room tra le aree più colpite. Se, da un lato, si è riusciti a mettere in salvo buona parte dei libri, degli artefatti, dei quadri e, più in generale, del patrimonio storico del Furlan Club fino ad allora custodito nella Heritage Room, dall’altra parte, il Club si ritrova ora a fare i conti con spese di riparazione e ristrutturazione molto elevate, “che vanno ben oltre le nostre reali capacità”, come ha confessato il segretario.
A ogni modo, non c’è tempo per lo sconforto: è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi all’opera, per il bene del Club e, più di ogni altra cosa, dei numerosi soci del sodalizio friulano che vedevano nelle sue attività gli unici momenti di svago, di socializzazione e di ricongiungimento alle origini, un’opportunità per professare la propria italianità spezzando, al tempo stesso, la monotonia di una vita che, in tanti casi, potrebbe essere solitaria. Così, la scorsa domenica, 7 aprile, il Furlan Club si è riunito per il primo grande evento dopo l’incendio di febbraio, per celebrare il ‘Friuli Day’, festa tradizionale che ricorre ogni 3 aprile, giorno in cui, nel lontano 1077, venne fondata la patria del Friuli.
L’idea era, inizialmente, di celebrare questa giornata nell’area esterna del Furlan Club, ma a causa di probabili condizioni meteorologiche avverse è stato poi deciso di spostare la festa in un’area possibilmente coperta, e uno dei sodalizi italiani che hanno offerto al Furlan la possibilità di noleggiare i propri spazi è stato il Lazio-Marche Social Club. Circa un centinaio di soci del Furlan, dunque, si sono lì incontrati per trascorrere qualche ora in compagnia, onorando le origini e celebrando le tradizioni.
“Ognuno ha portato del cibo da casa – ha commentato Federico Martin – che poi abbiamo condiviso tutti insieme. C’erano molti piatti tipici del Friuli, come la polenta tagliata con lo spago, ma anche piatti di altre regioni italiane. Nel nostro club, infatti, non ci sono solo friulani ma anche napoletani, siciliani, calabresi, trevisani… insomma, persone da tutta Italia”.
Dopo il benvenuto della presidente Trish Corelli, che per l’occasione ha anche indossato un grembiule con lo stemma del Friuli stampato sul petto e delle scarpe tipiche friulane, le cosiddette “scarpèts”, ha preso la parola il segretario del Club per raccontare, in breve, la storia del Friuli e le origini della festa, ma anche per svelare due chicche che hanno reso quella giornata ancora più speciale.
“Il 3 aprile celebriamo anche la festa di San Luigi Scrosoppi, uno dei due soli Santi nati in Friuli. Di recente è stato nominato il Santo patrono dei calciatori, e proprio in Canada c’è una squadra di calcio di alto livello che gioca nella Canadian Soccer League che porta il suo nome, lo Scrosoppi Football Club. Il 3 aprile, tuttavia, è anche una data molto importante per qualcuno che si trova qui con noi oggi. Quella persona non è altro che la nostra presidente, che condivide il giorno del suo compleanno con quello di fondazione del Friuli”.
Al pranzo allietato dalla musica del complesso “Fantasia” hanno partecipato anche due giovani ragazzi italiani che, proprio in questi giorni, sono in giro per l’Australia: Isacco e Anna, entrambi di Mariano del Friuli. Dopo aver scoperto dell’evento sui canali Social del sodalizio, i due hanno deciso di fare un salto al Lazio-Marche Social Club per vedere come la comunità italiana sia in grado di mantenere vive le tradizioni anche a migliaia di chilometri di distanza, e continui a farlo con orgoglio.
Ora, dopo aver partecipato alla prima riunione indetta dal Com.It.Es Victoria e Tasmania per i preparativi per la Festa della Repubblica, che ha coinvolto gran parte dei club e delle associazioni italiane, nei giorni scorsi, il Furlan Club ha ricevuto l’ok dalle autorità per avviare i lavori interni di riparazione e messa in sicurezza delle aree danneggiate, un primo passo verso un progressivo ritorno alla normalità.