PERTH – Si è tenuta lo scorso 8 agosto a Perth, presso l’Università del Western Australia (UWA) una tavola rotonda sul tema ‘La diaspora italiana globale in Australia e oltre: realtà complesse, identità molteplici’, (The global Italian diaspora in Australia and beyond: complex realities, multiple identities). 

Ospiti della serata, l’onorevole Rita Saffioti, vice premier del Western Australia; Sergio Federico Nicolaci, console d’Italia a Perth; Margherita Ganeri, professoressa di Letteratura italiana presso l’Università della Calabria; Loretta Baldassar, professoressa di Antropologia e Sociologia presso la Edith Cowan University in Western Australia; per un evento che ha visto la partecipazione di numerosi connazionali e italo-discendenti, emigrati di seconda o terza generazione.

La serata, organizzata dal dipartimento Italian Studies della UWA, in collaborazione con il Com.It.Es del Western Australia, la Dante Alighieri Society del WA e il Consolato d’Italia a Perth, è stata ideata e portata avanti con grande cura da Rosamaria Francomacaro, lettrice del Consolato italiano a Perth e professoressa del dipartimento Italian Studies presso la UWA. È stata anche l’occasione per celebrare e sottolineare il ‘Giorno del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’ (Day of the Sacrifice of Italian Labour Abroad).

A dare il via ai lavori della serata, l’intervento del moderatore, Josh Brown, senior lecturer presso la School of Humanities alla UWA, che ha dato il benvenuto agli illustri ospiti e a tutti i presenti introducendo l’organizzatrice della serata, la professoressa Francomacaro.

La professoressa ha evidenziato l’importanza di questa serata e il perché per lei è stato così importante organizzarla sottolineando che, in occasione dell’Anno della Radici italiane nel mondo, eventi del genere assumono un particolare valore poiché offrono l’opportunità di accendere i riflettori sulle storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi degli italo-discendenti nel mondo, in Australia, in particolare, Western Australia.

La vicepremier del Western Australia, l’onorevole Rita Saffioti, ha condiviso, nel suo intervento, proprio questo aspetto, parlando della propria infanzia come figlia di emigrati calabresi a Perth. 

L’intervento dell’onorevole Saffioti ha sintetizzato perfettamente l’orgoglio di essere figlia di italiani e di aver vissuto una fanciullezza da vera italiana anche se a migliaia di miglia di distanza dal Belpaese. Come tanti nostri concittadini, anche suo padre, ha raccontato la Vicepremier, di origine calabrese, ha vissuto in Western Australia seguendo gli usi e costumi italiani con le tante belle tradizioni. 

Dai pranzi domenicali, ovviamente tutti italiani, con tavolate piene di cibo ma anche piene di conversazioni in stretto dialetto calabrese, all’orto di famiglia immenso e pieno di ortaggi e di frutteti, per consumare, a tavola, esattamente ciò che si coltivava. Nella memoria condivisa con i presenti da parte dell’onorevole Saffioti, anche momenti, nel segno della tradizione, dedicati a fare la salsa di pomodoro, dove tutti aiutavano, o nel fare le salsicce e i salami.

Un aspetto importante, quello dell’attaccamento alle tradizioni sottolineato dall’onorevole Saffioti che ha messo però anche in evidenza il sacrificio che i suoi genitori, e come loro tanti altri italiani, hanno fatto e continuano a fare per avere qui in Australia e nel mondo un futuro migliore per loro e i loro figli. 

Con una certa emozione la vicepremier statale ha parlato dell’affetto che prova per l’Italia, e per quel senso di appartenenza che negli anni si è creato e continua a percepirsi, testimoniato e manifestato dai tanti Club e dalle tante Associazioni italiane presenti in Australia.

Tanto orgoglio nelle parole di Rita Saffioti per la storia degli italiani in Australia e in special modo per quelli del Western Australia, che, in conclusione del suo intervento, ha condiviso i suoi recenti viaggi in Calabria con i suoi tre figli.

A seguire, la professoressa Ganeri ha fatto un excursus storico sulle prime grandi emigrazioni iniziale degli italiani nel mondo dopo l’Unità d’Italia, specialmente dal Sud Italia verso nuove terre. La Calabria, come Regione, è stata quella che ha rilevato il maggior numero di emigrati nel mondo e nel Nord Italia. Un fenomeno che ha portato a un vero e proprio spopolamento dei piccoli paesi, alcuni ormai quasi abbandonati, dove rimangono solo gli anziani che non hanno né la forza fisica né quella emotiva di ripartire da zero in un nuovo luogo. La professoressa ha evidenziato anche i motivi di tali partenze: povertà, mancanza di lavoro e il bisogno e il desiderio di un futuro migliore per loro e per i loro figli. 

La professoressa dell’Università della Calabria ha anche sottolineato le difficoltà di inserimento all’estero da parte degli italiani spesso vittime di episodi di razzismo, tanto da isolarsi in piccole comunità, come racconta Giuseppe Prezzolini nel suo libro, I trapiantati. Per Margherita Ganeri è “vitale tenere in vita per gli italiani quel senso di appartenenza costruendo ponti di rapporti e di relazioni tra le comunità italiane all’estero e l’Italia. Un impegno fondamentale non solo per condividere le loro esperienze, testimonianze, ricordi ma anche per promuovere i valori e la cultura italiana”.

Il console Nicolaci ha proseguito, nel suo intervento, sulla stessa linea sottolineando anche il ruolo della figura consolare e del supporto del Consolato per gli italiani all’estero, ma non solo, poiché la rappresentanza diplomatica è impegnata, sul territorio di competenza, anche per la promozione del Made in Italy, in un comune e rinnovato spirito di orgoglio di tutti gli italiani all’estero.

L’evento si è concluso con le parole della professoressa Baldassar che, con un approccio un po’ diverso, ha evidenziato anche i traumi di natura psicologica che gli italiani emigranti hanno subito. Ricostruire la propria vita in un posto così diverso dal loro Paese non è stato facile e per gli anziani italiani soprattutto in una terra così distante come l’Australia non è cosa semplice, con una percezione ancora più ampia di quel distacco dalle loro radici e della loro lingua. Ma nonostante queste difficoltà che tutti abbiamo vissuto, la professoressa ha sottolineato l’arrivo in Australia, negli ultimi anni, di tanti giovani italiani magari grazie al Working Holiday Visa e di come molti di loro cerchino, ben prima della scadenza del visto dei due anni, di trovare uno sponsor che li aiuti a stabilirsi definitivamente in Australia.

L’emigrazione degli italiani è stato un fenomeno che ha plasmato le vite di molte famiglie. Interi nuclei familiari che hanno lasciato le loro case, intraprendendo un viaggio coraggioso verso terre lontane. La maggior parte di loro ha trovato una nuova casa negli Stati Uniti, in Sud America, e in Australia portando con sé le tradizioni, la cultura e il coraggio delle loro radici. Questa serata a Perth ha voluto offrire un’opportunità per riscoprire e celebrare le proprie radici rafforzando l’importanza nel condividere le storie delle proprie famiglie, riconnettendosi con le tradizioni che hanno reso la comunità italiana così speciale.