ADELAIDE – Domenica 21 gennaio la comunità di Newton, italiana e non, ha salutato i frati Cappuccini, che dopo oltre 70 anni lasceranno la parrocchia di San Francesco d’Assisi per sempre. Nella sala parrocchiale sono accorse oltre 300 persone, e il clima era – sì – di festa, ma intriso anche di malinconia, per l’arrivederci a padre Eldridge e padre John. 

Ralph Ruggiero, che si occupa degli eventi sociali della comunità parrocchiale, ha organizzato un buffet, aiutato da molti volontari. Serafino Maglieri ha donato i suoi vini e il Campania Club le sue deliziose pizze. John Di Fede ha preso la parola, con un discorso toccante che ha ripercorso i 70 anni dei Cappuccini nella parrocchia di Newton, riportando alla memoria quanto realizzato: tali ricordi verranno raccontati in un libro prossimo alla pubblicazione. 

“Padre Eldridge non è stato solo il nostro parroco, ma anche un uomo politico e costruttore. Non è facile riassumere in poche parole tutto quello che ha apportato alla nostra comunità. Ha realizzato così tanti progetti in questi pochi anni, come mai nella storia della nostra parrocchia, lavorando instancabilmente per apportare migliorie: la statua di San Francesco di fronte alla chiesa, il cancello, l’aria condizionata nella sala parrocchiale, teatro di continue feste. Ha coltivato le relazioni con le autorità locali, statali e federali. Di recente si è recato in Italia, dove in pochi giorni ha visitato Milano, Venezia, Firenze, Assisi e la basilica di San Francesco, Abruzzo, Marche, Puglia, Campania, Molise, Roma. Ha persino recitato la Messa a Sepino, in Molise, e a Milano. Poi, tornato a settembre ad Adelaide, ha organizzato egregiamente la festa per la Madonna di Montevergine. In Italia non era in vacanza, non si stancava mai di visitare i luoghi più cari ai tanti suoi parrocchiani. In ogni luogo telefonava a qualche parrocchiano qui ad Adelaide per dirgli che si trovava nella sua terra natale. Padre Eldridge ha dimostrato di essere un vero missionario. E non è finita qui: appena arrivato nella parrocchia di Newton anni fa, ha introdotto la Messa in italiano, iniziando subito a studiare la nostra lingua – padre Eldridge è indiano, Ndr – con il prezioso aiuto del professor Luigi Stanziano. Appena arrivato non conosceva nessuno e in pochi anni si è fatto più amici di quanti ne abbiamo noi che siamo qui da cinquant’anni. Come possiamo ringraziarlo? Non lo dimenticheremo mai!”. 

Infine, il riconoscimento a padre Eldridge per aver riportato in chiesa decine di giovani, figli e nipoti degli emigrati di prima generazione. Tra le tante manifestazioni d’affetto e gratitudine, quella di Steve Maglieri: “Sarai sempre nostro amico e noi saremo tutti qui ad aspettarti, sempre, a braccia aperte”. 

Anche Ralph Ruggiero ha salutato padre Eldridge; la sua usuale ironia tradiva questa volta profonda commozione e affetto. Infatti, ha lavorato a stretto contatto con padre Eldridge per tutti questi anni, formando una grande squadra: “Abbiamo vissuto dei meravigliosi momenti insieme e ho sempre saputo di poter contare su padre Eldridge. Siamo molto tristi per la sua partenza, e per quella dell’Ordine dei Cappuccini”. 

È poi intervenuto padre John, che ha raccontato che Newton è la prima parrocchia a cui è stato destinato, ormai molti anni fa, quando era un giovane frate; padre John ha voluto ribadire ai presenti che padre Eldridge è stato un grande, fedele e affezionato amico di tutti, durante questi anni di servizio nella parrocchia di San Francesco: “Un uomo instancabile, sempre dedicato al lavoro e ai suoi parrocchiani, che ha superato ogni più esigente aspettativa”. 

Infine, è intervenuto padre Eldridge: “Ringrazio dal profondo del cuore ognuno di voi; io non ho fatto nulla in questi anni, lo abbiamo fatto assieme. Per questo dobbiamo farci un grande applauso. Un grazie speciale va a Luigi Stanziano per avermi insegnato l’italiano, tutti i comitati delle feste religiose, per avermi coinvolto, John Di Fede, per avermi accompagnato in questi anni e durante il mio recente viaggio in Italia, Steve Maglieri, per avermi dato l’opportunità di recitare la Messa nel suo paese, e Sepino per aver sostenuto negli anni le nostre feste. E infine un grazie immenso a Ralph Ruggiero, a sua moglie e a tutta la squadra di volontari impegnati in cucina, per tutti i bei momenti trascorsi e organizzati assieme. Grazie a tutti i parrocchiani, di tutte le nazionalità, e ai tanti giovani che hanno frequentato la parrocchia in questi anni e partecipato alle Messe. Sarete tutti sempre nelle mie preghiere. Sarete sempre nel mio cuore. La parrocchia di Newton è il luogo dove ho trascorso la maggior parte del mio apostolato. Grazie ancora per il vostro supporto, il vostro aiuto e la vostra fiducia, in me e nell’Ordine dei Cappuccini”. 

Padre Eldridge ha riconosciuto il prezioso supporto dato dai politici locali nel corso degli anni, come Steven Marshall, John Gardner, il Consiglio comunale di Campbelltown, oltre a Vince Tarzia, presente all’evento. 

Conclusi i discorsi, si è fatto avanti un parrocchiano della comunità filippina, che ha manifestato estrema gratitudine per il sostegno che padre Eldridge ha elargito alla sua comunità, anche ai nuovi arrivati, offrendogli in omaggio un poster realizzato dalla sua famiglia: “Ti auguriamo ogni bene per la tua prossima missione e che Dio ti benedica per tutto quello che hai fatto per la nostra parrocchia”. 

La serata è proseguita in un clima di famiglia e comunità.