I due anni della pandemia e le forzate cancellazioni per mancanza di un numero minimo di partecipanti per l’organizzazione delle attività sociali, l’inarrestabile invecchiamento dei circa trenta di soci rimasti e il totale rallentamento e poi fine delle attività sociali del sodalizio capeggiato dalla presidente Vincenzina Pignatelli hanno segnato la chiusura del Circolo Pensionati del San Marco in Lamis, con sede presso i locali sociali del sodalizio sammarchese di North Carlton.  

“Come già spiegato alla precedente riunione - afferma l’ultima presidente del Circolo Vincenzina Pignatelli – e dopo tanti tentativi nei mesi di mettere insieme un numero minimo di soci anche per gli eventi e constatando la mancanza di soci volenterosi nel prendere le redini della gestione del nostro Circolo, che ha portato alla cancellazione di tanti eventi, siamo ora costretti a decidere insieme, in questo comitato ristretto, il futuro del Circolo”.  

La presidente ha poi continuato, chiedendosi se questo fosse il risultato degli anni della pandemia, o dell’invecchiamento dei membri, e spiega che “il Circolo ha disposto di donare i fondi del Circolo rimasti a diversi enti come la Cancer Research Foundation, la National Heart Foundation of Australia, il Royal Children’s Hospital, la Dementia Australia Research Foundation e la Leukemia Research Foundation”.

Sia a quella riunione di dicembre sia all’ultima riunione del 6 marzo scorso, la decisione della chiusura definitiva del Circolo è stata discussa a lungo e i componenti del comitato, anch’essi di età avanzata, dichiaravano di non poter continuare a impegnarsi nell’organizzazione degli eventi sociali senza un minimo di aiuto. Ha preso poi parola in merito il presidente e coordinatore dell’Associazione dei Circoli Pensionati Italiani del Victoria (Co.As.It.) Frank Di Blasi: “Questa è una situazione che mi rattrista tanto dover testimoniare la chiusura di un circolo che ho visto nascere e assistito nella sua formazione iniziale e nel consolidamento nella comunità locale. Ma questo è un fenomeno oramai diffuso, sebbene sarebbe più accettabile in centri regionali del Victoria come Shepparton, Mildura, Swan Hill, Tatura, Kyabram, Bendigo, Ballarat, Korumburra, Geelong, dove un grosso numero della nostra comunità negli anni ‘50 e ‘60 era andata a piantar profonde radici con le loro famiglie che si sono imposte e ben integrate nelle comunità locali, e che con gli anni hanno visto i propri figli e nipoti trasferirsi nuovamente a Melbourne per studio o lavoro, lasciando i genitori nella provincia. Infatti – racconta Frank Di Blasi - degli originali 22 circoli che negli anni ’80 e ’90 avevamo assistito nella loro nascita nelle zone rurali del Victoria, ne sono rimasti solo quattro. Malgrado la nostra continua e regolare assistenza, ora questa situazione si sta verificando anche nell’area metropolitana di Melbourne, dove operano una sessantina di circoli pensionati”. 

Intervenuta poi Antonietta Ciavarella, una delle socie fondatrici del San Marco in Lamis: “Non si possono dimenticare i lauti pranzi con tanta allegra musica da ballo presso il grande salone dell’Empire Reception Centre di Brunswick, e del Melrose Reception, e le bellissime e grandiose gite campestri nel grande Gumbuya Park, di Tynong North”.  

I circoli e i vari sodalizi paesani, nati negli anni ’60 e ’70 quando c’era molto bisogno di aggregazione e di solidarietà per affrontare tutte le sfide del nuovo capitolo di vita in un Paese, linguisticamente e culturalmente diverso da quello di provenienza, stanno ora sperimentando iniziative che permettono loro di prolungare la loro esistenza, affacciandosi a una nuova realtà tecnologica, veloce, a volte fredda e spesso difficile da capire per tanti anziani, specialmente se vivono da soli.

Infine, alla riunione veniva discussa la possibilità per i soci più attivi di unirsi a circoli pensionati delle loro vicinanze.