WASHINGTON - Il Senato americano ha ratificato l’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato. L’approvazione del Senato americano era scontata dopo che sia i repubblicani sia i democratici avevano espresso il loro sostegno all’ingresso dei due Paesi. I voti favorevoli sono stati 95; uno solo contrario.
Nel corso del dibattito, l’ingresso nell’Alleanza dei due Paesi scandinavi è stato definito un “colpo vincente” per la sicurezza nazionale e un “avvertimento” al presidente russo Vladimir Putin. Si tratta dell’allargamento più significativo del Patto Atlantico dagli anni Novanta. Svezia e Finlandia hanno deciso di presentare la domanda di adesione dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il Senato ha anche approvato un emendamento in cui si afferma che tutti i membri della NATO dovranno spendere, entro il 2024, almeno il 2% del proprio Pil per la difesa e il 20% del proprio budget per la difesa in “importanti attrezzature, ricerca e sviluppo”.
Il consesso, invece, ha respinto un emendamento, introdotto dai repubblicani, che voleva impedire che l’impegno della NATO a difendere i suoi membri avesse la precedenza sul potere del Congresso di autorizzare l’uso della forza militare. Il processo di ratifica per l’ingresso di nuovi membri nella NATO varia da Paese a Paese: negli Stati Uniti è necessaria l’approvazione dei due terzi del Senato e la successiva firma del Presidente.
Joe Biden aveva trasmesso il protocollo di adesione ai senatori lo scorso 11 luglio esortandoli a ratificarlo rapidamente, facendo notare che sia la Svezia che la Finlandia daranno “chiari contributi positivi all’alleanza, sia in termini di capacità sia di risorse”.
Il presidente democratico della Commissione Esteri del Senato, Bob Menéndez, ha sottolineato che la situazione attuale, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, mostra “più che mai il ruolo fondamentale” che la Nato svolge nella protezione della pace. L’ingresso di Svezia e Finlandia, in particolare, consentirà alla NATO di disporre di corridoi marittimi e aerei alternativi a sostegno dei Paesi baltici.