Innanzitutto, in Italia e principalmente a Firenze e Ravenna, le due città in cui visse e operò il Sommo Poeta per gran parte dei suoi cinquantasette anni di vita.
Proprio a Ravenna, Dante si spense nel 1321, nella notte tra il 13 e 14 settembre, dove oggi è lì sepolto.
A causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid, molti eventi non sono stati ancora confermati, ma in occasione di un così importante anniversario, il settore dell’arte farà certamente il suo omaggio.
Tra le iniziative confermate, c’è quella del soprano lirico Francesca Paola Geretto, esibitasi a Melbourne già nel 2016 e 2019, città della quale ha un bellissimo ricordo e dove vorrebbe tornare a cantare in futuro.
Geretto si è appassionata al canto sin da piccolissima e, dopo una breve fase rock, si è laureata al Conservatorio di Vicenza in canto lirico, sviluppando una forte passione per l’opera, che oggi rappresenta la sua attività principale.
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti i lavoratori del mondo dell’arte: “Ho perso diversi appuntamenti importanti sia in Italia (tra cui il debutto al Teatro San Carlo di Napoli) sia all’estero (Monaco di Baviera, tra gli altri) ma mi auguro che possano essere ricollocati in futuro”, ha raccontato Francesca al giornale.
Ha però continuato a ideare nuovi progetti, tra cui quello dedicato a Dante Alighieri: si tratta di un concerto per soprano e pianoforte, frutto di una ricerca del soprano, assieme al maestro De Nadai, nel repertorio cameristico e operistico ispirato all’opera del Poeta. Il concerto sarà inserito in Italia in diverse manifestazioni, tra cui il prestigioso ‘Progetto Dante’ della Fondazione de Claricini Dornpacher (Friuli-Venezia Giulia), che prevede un’articolata serie di manifestazioni non solo musicali, tra cui convegni e le esposizioni dei sei codici danteschi conservati in Friuli.
“Stiamo lavorando affinché il programma abbia più risonanza possibile. L’Australia rimane sempre una delle mie priorità e stiamo considerando anche l’opportunità di un’offerta streaming, viste le attuali difficoltà legate agli spostamenti”.
“Noi artisti italiani abbiamo il dovere morale di prendere ispirazione dal capostipite non solo della lingua italiana ma della letteratura mondiale. In questo periodo di silenzio, lo studio e la ricerca hanno portato alla nascita di questo programma che intende proporre alcune pagine del repertorio vocale da camera e operistico dedicate alla somma poesia di Dante, connotate da impareggiabile raffinatezza ed esclusività. Oltre ad autori del repertorio cosiddetto “classico” (Liszt, Zandonai, Castelnuovo-Tedesco, Thomas, Rachmaninov), abbiamo coinvolto anche due compositori contemporanei affinché componessero ex novo dei pezzi su testi del Sommo Poeta. Mi piace pensare che questo sia un modo necessario e utile per rendergli opportunamente omaggio, specialmente in un momento come questo”, ha concluso Geretto.