ITALIA 5
SPAGNA 3 dcr
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (28’ st Toloi); Barella (40’ st Locatelli), Jorginho, Verratti (28’ st Pessina); Chiesa (2’ sts Bernardeschi), Immobile (16’ st Berardi), Insigne (40’ st Belotti). In panchina: Sirigu, Meret, Acerbi, Bastoni, Florenzi, Cristante. Allenatore: Mancini 7.
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta (40’ st M. Llorente), Eric Garcia (4’ sts Pau Torres), Laporte, Jordi Alba; Koke (25’ st Rodri), Busquets (1’ sts Thiago Alcantara), Pedri; Ferran Torres (17’ st Morata), Dani Olmo, Oyarzabal (25’ st Gerard Moreno). In panchina: De Gea, Sanchez, D. Llorente, Traorè, Fabian Ruiz, Gayà. Allenatore: Luis Enrique 6.5.
ARBITRO: Brych (Germania).
RETI: 15’ st Chiesa, 35’ st Morata.
SEQUENZA RIGORI: Locatelli parato, Dani Olmo alto, Belotti gol, Gerard Moreno gol, Bonucci gol, Thiago Alcantara gol, Bernardeschi gol, Morata parato, Jorginho gol.
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Busquets, Toloi. Angoli: 1-6. Recupero: 0’ pt; 3’ st; 0’ pts: 0’ sts.
LONDRA (INGHILTERRA) - Il sogno dell’Italia continua e gli azzurri giocheranno a Wembley la finale di Euro 2020.
Al termine di un match sofferto e intenso, la Nazionale azzurra batte in semifinale la Spagna ai calci di rigore con il punteggio di 5-3 dopo i rigori e domenica sera proverà a scrivere un’altra pagina di storia.
Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari targato Chiesa e Morata, non cambia il parziale ai supplementari e ai rigori è decisivo l’errore proprio di Morata con Jorginho che poi trasforma.
L’avversaria dei ragazzi di Mancini nell’atto conclusivo sarà designata dall’altra semifinale tra Inghilterra e Danimarca.
E’ un primo tempo complicato per gli azzurri, schiacciati a più riprese dal fraseggio instancabile delle Furie Rosse.
Sulle poche ripartenze concesse dalla Roja, però, la Nazionale usufruisce di due occasioni clamorose, prima con Immobile e Barella che non riescono a calciare a porta vuota dopo l’intervento fuori tempo di Unai Simon, poi con l’incrocio dei pali colpito da Emerson Palmieri poco prima dell’intervallo.
Nel mezzo l’opportunità più importante della prima frazione sui piedi di Dani Olmo, gran parata di Donnarumma sulla sua conclusione.
Nella ripresa gli azzurri trovano maggior coraggio e all’ora di gioco passano in vantaggio con Federico Chiesa, rapace a fiondarsi su un pallone di Insigne per Immobile intercettato dalla difesa spagnola.
L’attaccante della Juventus può così puntare l’uomo e calciare a giro trovando l’angolino dove Unai Simon non può arrivare. E’ delirio azzurro a Wembley, ma c’è un’altra mezzora di sofferenza. Berardi sfiora il gol in due circostanze, poi la pressione della Spagna aumenta sensibilmente e il fortino azzurro crolla a dieci minuti dal termine.
Il pareggio della Roja arriva al termine di una bella combinazione in profondità che libera al tiro Morata, abile a spiazzare Donnarumma e a firmare l’1-1. Si va così ai supplementari e nonostante un’Italia in apnea non cambia il parziale e bisogna ricorrere ai calci di rigore, il cui esito è trionfale per gli azzurri, che vendicano i penalty di Euro 2008 e della Confederation Cup 2013.
E domenica sera sarà finale a Wembley, la quarta agli Europei per la Nazionale.
MANCINI: “MERITO DEI RAGAZZI, NON È ANCORA FINITA”
“E’ stata una partita durissima, la Spagna e’ una grande squadra e gioca benissimo. Non abbiamo fatto la solita gara, ma sapevamo che avremmo sofferto. I meriti di questo triennio sono dei ragazzi, hanno creduto a tutto questo ma non e’ ancora finita. Adesso recuperiamo le forze rimaste per giocarci la finale”.
Lo ha detto il commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, dopo la vittoria contro la Spagna in semifinale che spalanca agli azzurri la finale di Euro 2020: “Ci hanno messo in difficoltà all’inizio, dopo abbiamo ritrovato le coordinate giuste e non abbiamo rischiato nient’altro - ha aggiunto ai microfoni di Rai Sport - Sapevamo fin dall’inizio che ci sarebbe stato da soffrire, e’ stata una partita durissima a causa del loro palleggio”.
E sulla prestazione degli azzurri: “Le squadre di calcio attaccano e difendono, abbiamo avuto occasioni sia noi che loro, e’ stata una partita aperta. Tutte le squadre difendono - ha concluso il ct - non la definirei una vittoria ‘all’italianà”.