PERTH - La scelta dell’Italian Theatre of WA (ITWA) quest’anno riporta un titolo classico dell’autore prediletto dalla compagnia, in una sede nuova ma piena di storia. Infatti, Non ti pago! di Eduardo De Filippo era già stata messa in scena nel lontano 1982 e questo “riciclo” si accompagna ad alcuni brani nel programma, per illustrare il tema della sostenibilità, scelto per la XXIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Il sostegno del Consolato ha avuto una dimensione aggiuntiva: il viceconsole, Emilio Sessa, era parte del cast di Non ti pago! nel ruolo dell’avvocato.

Nel programma si trova una stimolante definizione di questa commedia: “Contiene elementi di farsa e situazioni paradossali comuni allo stile popolare del teatro comico e dialettico napoletano”. L’aspetto dialettico, e non (le versioni dell’ITWA sono facili da seguire, anche per chi conosce solo l’italiano comune), nasce dai temi del gioco dei numeri, delle superstizioni e delle credenze popolari, esplorate in chiave umoristica da Eduardo nel lontano 1940. Le somme in denaro citate nel testo andrebbero rivalutate abbondantemente, mentre costumi come la dote, o la presenza di personale di servizio (specie un uomo di fatica), ci riportano ad altri tempi, come peraltro nella maggioranza delle commedie presentate dall’ITWA.

Un’importante novità è il teatro, che si trova a South Perth, poco lontano da quello che anni fa era l’indirizzo del Consolato d’Italia. L’edificio risale a fine ‘800, e dal 1963 si chiama Old Mill Theatre. Grazie a molteplici restauri e ampliamenti, la sede si presta molto bene a spettacoli amatoriali, e il pubblico è stato accolto da un gran numero di persone, non solo ‘maschere’ per accompagnare il pubblico in sala, identificabili dal logo ITWA sulle magliette nere. Come notato alla fine dal regista/capocomico Rino Pellone, ancora nei panni del personaggio del prete, sono molte le persone in ruoli dietro le quinte che, non presenti in scena, contribuiscono in vari modi al lavoro della compagnia, e al successo dello spettacolo.

L’ITWA pare avviato a un futuro sostenibile, grazie alla continuità e al rinnovo delle persone coinvolte. Se Giuseppe Luna, il protagonista, recita nella compagnia da oltre un decennio, Lina Del Borrello, la moglie ne ha collezionati ben tre senza interruzione. La famiglia Puliafito ha tutti e cinque i membri tra gli interpreti: Luisa, la cameriera, Ciccio, l’uomo di fatica, Silvestro, l’impiegato, Leonardo, il figlio del vicino e Caterina, la popolana, e le loro biografie indicano una passione collettiva per la musica e lo spettacolo. Rocco Loiacono, l’avvocato, torna sul palcoscenico dopo una pausa e Angela Melia, la zia dell’impiegato era già tornata qualche anno fa. Prima presenza in scena per Thomas Cianflone, nel ruolo del secondo figlio del vicino e seconda presenza in scena per Tara Lie, la figlia. Franca Potalivo è stata suggeritrice per la seconda volta, dopo molteplici esperienze come attrice.

Tra il personale di produzione ritroviamo Ambra Marra, Anna Russocaronte, Pina Zingales, Trish Lewis, Loretta D’Alonzo e altri cognomi ripetuti. Anna Russo, parrucchiera e truccatrice, collabora con l’ITWA da molto tempo, come pure Jake Newby alle scene, insieme con Bailey Goodhall e Marco Dicè, che si occupa anche di suoni e luci, con Paul Indaimo, Amy Harris e John Woolrych. 

Le pagine pubblicitarie nel programma facilitano i contatti nell’ambito della collettività locale, mentre le foto nelle pagine centrali, con scene in bianco e nero del 1982, e altre a colori delle prove recenti, diventano un ricordo visivo, che sarà piacevole condividere.

 

Un articolo di Rita Pasqualini