REGGIO CALABRIA - “E’ stata portata a Roma apposta per venderla”. E’ cominciata così la clamorosa testimonianza rilasciata a una troupe di un programma televisivo da parte di un appassionato di archeologia che frequenta tombaroli e mercanti d’arte con pochi scrupoli e che svelerebbe l’esistenza di un terzo Bronzo di Riace, trafugato all’epoca del ritrovamento delle statue e rivenduto a un museo privato degli Stati Uniti. In particolare, l’uomo ha spiegato di conoscere un mercante, tra i più noti dell’ambiente, che avrebbe trattato l’acquisto di una statua pregiata in bronzo, proveniente dalla Calabria, per circa 400 milioni di lire per poi rivenderla agli americani per una cifra stratosferica.
“Un mercante che prendeva la roba e poi la rivendeva, aveva clienti buoni. Una persona che conoscevo bene che gli era capitata in mano, sarà stato il ‘72 o il ‘73”, ha raccontato l’uomo, secondo cui la statua sarebbe stata portata a Roma “dentro la villa di un dottore che abitava a Casal Palocco, una bella villa e avevano portano questo compratore, uno che comprava coi soldi suoi e poi se le rivendeva agli americani, ai musei”. Secondo la descrizione fatta dal compratore al testimone, “era la statua di un uomo a grandezza naturale e non era una cosa romana, ma greca quindi importante. Una statua greca a Roma non è facile da trovare e, cosa ancora più rara, era bronzo”. La statua sarebbe stata acquistata a 400 milioni di lire e sarebbe stata subito rivenduta: “L’ha venduta subito agli americani e poi non s’è più vista, è sparita proprio”. A quanto può essere stata rivenduta agli americani? “Bè, un miliardo e mezzo o due penso che li fatti…”.