CANBERRA - Il Partito laburista punta a riportare la migrazione temporanea ai livelli pre-pandemia, fissando un tetto di 270mila iscrizioni per il 2024 e tentando di regolare disfunzioni e casi di corruzione manifestatesi nel settore dell’istruzione. Da parte sua, la Coalizione ha definito il disegno di legge “caotico e confuso”, rifiutandosi di sostenere una misura che attribuirebbe al ministro dell’Istruzione, Jason Clare, il potere di fissare limiti agli arrivi degli studenti internazionali.

“La proposta di legge non affronta minimamente il problema”, hanno dichiarato i parlamentari della Coalizione Sarah Henderson, James Paterson e Dan Tehan.

Entrambi i maggiori partiti concordano sulla necessità di ridurre la migrazione netta, che include gli studenti internazionali. Ma mentre il governo prevede un totale di 260mila arrivi per anno finanziario, il leader dell’opposizione Peter Dutton mira a ridurre la cifra a circa 160mila.

Se la legge non sarà approvata entro la fine del mese, rimarrà in vigore la contestata Direttiva Ministeriale 107, che obbliga i funzionari dell’immigrazione a dare priorità alle domande rivolte alle istituzioni considerate a basso rischio. Questo sistema ha favorito le università prestigiose a scapito delle istituzioni regionali, causando un notevole calo delle richieste di visto.

Luke Sheehy, amministratore delegato di Universities Australia, ha descritto la situazione come un “bivio”, dove il settore si trova a scegliere tra una “terribile opzione” e una “non così buona”. Alcune università hanno sospeso le iscrizioni per il 2025, causando ulteriore incertezza nei bilanci di fine anno.

Il fallimento di questo disegno di legge potrebbe lasciare irrisolti problemi strutturali, penalizzando sia le università regionali che gli studenti internazionali, mentre il dibattito sull’immigrazione resta una questione complessa.