NEW YORK - Il narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera (nella foto), meglio noto come El Chapo, è stato condannato per tutti e dieci i capi d’accusa per i quali era imputato al suo processo. 
Noto per le sue spettacolari evasioni, El Chapo era riuscito a scappare due volte da carceri di massima sicurezza. La prima volta nascondendosi in un carrello della biancheria; la seconda usando un tunnel lungo 800 metri. 
Arrestato nel 2016, El Chapo era stato estradato negli Stati Uniti con la garanzia che non sarebbe stato condannato alla pena di morte. 
Il processo ha ripercorso la storia del cartello di Sinaloa. Alla lettura della sentenza, El Chapo non ha mostrato alcuna emozione. 
Jeffrey Lichtman, uno degli avvocati di El Chapo, ha detto che ricorreranno in appello. La difesa non ha negato i crimini dell’accusato, ma ha sostenuto che El Chapo era manovrato da funzionari governativi più malvagi di lui. In tutto, però, l’arringa della difesa è durata soltanto mezz’ora, contro le dieci settimane occupate dall’accusa.