BRUXELLES - I pubblici ministeri del Tribunale speciale per il Kosovo a L’Aia hanno accusato il presidente del Kosovo Hashim Thaci di presunti crimini di guerra e contro l’umanità in relazione al conflitto contro la Serbia alla fine degli anni ‘90. Lo riferisce una nota dello stesso tribunale.
“Thaci è accusato insieme ad altri di una serie di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, tra cui omicidio, sparizione forzata di persone, persecuzioni e torture”. Un giudice sta esaminando le accuse per decidere se confermarle.
Il presidente Thaci è stato in passato uno dei leader dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), la guerriglia indipendentista albanese che combatté contro le forze serbe nel conflitto armato di fine anni Novanta.
Come ha reso noto lo stesso Tribunale in un comunicato, con Thaci sono stati incriminati l’ex presidente del parlamento kosovaro Kadri Veselj, anch’egli ex militante Uck, e altri imputati, tutti accusati di crimini di guerra, compresi rapimenti, torture, persecuzioni e di un centinaio di omicidi. Le vittime sono serbi, kosovari di etnia albanese, rom, compresi anche oppositori politici.
Thaci, che è presidente del Kosovo dal 2016, è accusato di dieci capi d’imputazione, al pari di Veselj, che è attualmente leader del Partito democratico del Kosovo (Pdk).
Il Tribunale, è stato precisato, ha ritenuto opportuno emettere un comunicato pubblico sulle accuse a causa dei ripetuti tentativi di Thaci e Veselj di ostacolare e sabotare il lavoro del Tribunale. Si ritiene infatti, osserva il Tribunale, che Thaci e Veselj abbiano avviato in segreto una campagna con l’obiettivo di abrogare la legge sull’istituzione del Tribunale dell’Aja, in modo da sottrarsi alla giustizia.
Ciò facendo, nota il comunicato, Thaci e Veselj hanno posto i loro interessi personali “al di sopra delle vittime dei loro crimini, dei principi dello stato di diritto e dell’intero popolo del Kosovo”.