MELBOURNE - Dopo quasi dieci anni di percorso e mesi di trattative con l’Assemblea delle Prime Nazioni, il governo guidato da Jacinta Allan ha depositato il disegno di legge che istituisce in modo permanente l’organismo rappresentativo, ora denominato Gellung Warl, “punta della lancia” in lingua Gunaikurnai.

Il nuovo assetto riconosce all’Assemblea un ruolo centrale: il governo dovrà consultarla in tutte le materie che riguardano i cittadini aborigeni, dalle politiche sociali ai servizi, fino ai programmi educativi. L’organo potrà inoltre gestire un fondo infrastrutturale dedicato, che dal 2026 sostituirà i programmi precedenti, e proporre la sostituzione di nomi geografici ritenuti offensivi, con l’obbligo di motivarne la richiesta. Rientrano nel perimetro parchi, fiumi, cascate e altri luoghi su territorio statale.

Il trattato integra anche il lavoro della Yoorrook Justice Commission, che ha documentato le ingiustizie subite dalle comunità indigene fin dall’epoca coloniale. I contenuti delle sue conclusioni saranno inseriti nei programmi scolastici fino all’anno 10, con l’obiettivo di radicare nei giovani la conoscenza della storia e della cultura aborigena. Previste inoltre, in una fase successiva, le scuse ufficiali in Parlamento agli abitanti originari del Victoria.

Dal punto di vista istituzionale, Gellung Warl sarà affiancato da due organismi indipendenti: uno con funzioni di controllo sull’operato del governo e l’altro per proseguire il percorso di “truth-telling”. L’organo sarà soggetto al monitoraggio degli stessi organi di vigilanza che supervisionano parlamento ed esecutivo, come IBAC e l’ombudsman.

Allan ha difeso l’iniziativa definendola dettata dal “buon senso”, osservando che le spese pubbliche per ridurre il divario con i popoli aborigeni non hanno finora prodotto risultati adeguati. Per i co-presidenti dell’Assemblea, Ngarra Murray e Rueben Berg, il trattato segna “una nuova era” e “ridefinisce la relazione” tra Stato e Prime Nazioni.

Sul piano politico, il disegno di legge non avrà difficoltà a superare la Camera bassa, dominata dal Partito laburista, ma dovrà raccogliere almeno sei voti dai banchi minoritari in quella alta. La Coalizione ha annunciato la propria opposizione, equiparando il progetto al referendum federale sulla “Voice”, respinto dagli elettori nel 2023. I Verdi, l’Animal Justice Party e Legalise Cannabis hanno invece promesso sostegno.

Il Victoria si ispira a esperienze internazionali, in particolare ai trattati stipulati nella Columbia Britannica, Canada. Con l’approvazione, il nuovo organismo dovrà diventare operativo entro luglio 2025, con nuove elezioni per l’Assemblea.