Si è tenuta, presso l’Ian Hanger Recital Hall del Griffith Conservatorium di South Bank, una raffinata serata musicale dedicata al repertorio classico italiano, che ha incantato il pubblico di Brisbane con la sua eleganza e autenticità. L’appuntamento, promosso dal Consolato d’Italia a Brisbane con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, ha visto protagonisti il violinista Paolo Tagliamento e il chitarrista Massimo Scattolin, in una tappa della loro tournée australiana. Il programma ha offerto un equilibrio armonico tra virtuosismo e intensità espressiva, attraversando due secoli di grande musica italiana, da Niccolò Paganini a Ennio Morricone.
La serata si è aperta con la Sonata I in La minore dal Centone, op. 64, di Paganini, articolata in più movimenti, dall’Introduzione Larghetto all’Allegro Maestoso fino al Tempo di marcia, interpretati con sensibilità e perfetta sincronia da un duo affiatato, attivo dal 2019. È seguito il Cantabile in Re maggiore, op. 17, una pagina di rara bellezza che ha valorizzato la dolcezza timbrica degli strumenti. Particolarmente suggestiva l’esibizione di Tagliamento, impreziosita dal suono caldo e profondo del suo violino Pietro Rogeri del 1701, noto come “Milanollo”, gentilmente concesso dalla Fondazione ProCanale di Milano. Lo strumento, autentico capolavoro della liuteria cremonese, era montato con corde Dogal, simbolo dell’eccellenza artigianale veneziana.
Scattolin ha invece dato voce a una chitarra “lattice braced” del liutaio Enzo Guido, equipaggiata con corde Dogal “Maestrale”, capaci di restituire una gamma sonora ricca e sofisticata, perfetta per accompagnare sia il repertorio classico che le trascrizioni contemporanee.
La seconda parte dell’esecuzione ha reso omaggio al genio di Ennio Morricone, con tre arrangiamenti firmati dallo stesso Scattolin: Spaghetti Western, Love Themes e Sacco e Vanzetti.
Le evocative melodie del maestro romano hanno saputo emozionare e coinvolgere, trasportando gli ascoltatori in un universo fatto di immagini, memoria e poesia. Tra le sorprese più apprezzate della serata, l’interpretazione di Tagliamento dell’aria Se il mio nome saper voi bramate dal Barbiere di Siviglia, accolta da lunghi applausi per la sua intensità e freschezza. L’intera performance si è svolta senza amplificazione, valorizzando la naturale acustica della sala e regalando al pubblico un’esperienza sonora intima e autentica.
Acclamati a gran voce, i due musicisti hanno concesso un bis e si sono poi intrattenuti con il pubblico, rispondendo a domande e condividendo aneddoti in un clima di vivace partecipazione.
Introdotta dalla console d’Italia, Luna Angelini Marinucci, la serata si è rivelata un vero omaggio all’eccellenza musicale italiana e alla forza del linguaggio universale dell’arte. Un successo che ha confermato il potere della musica nel creare ponti e rafforzare i legami culturali tra le comunità.