SYDNEY - Il movimento, ispirato ai modelli “teal”, ma non affiliato a alcun partito politico, sostiene candidati indipendenti che si schierano a favore dei diritti dei palestinesi, e accusa il Partito laburista di aver “mancato di difendere la giustizia per Gaza e la Palestina”. La rabbia della comunità islamica e araba per la devastazione di Gaza è esplosa negli ultimi 18 mesi, alimentata dalla diffusione delle immagini di distruzione e di sangue.
Il coordinatore di The Muslim Vote, Sheikh Wesam Charkawi, ha dichiarato all’ABC che il risentimento nei confronti del governo federale non ha precedenti. Sebbene il movimento non sostenga un candidato specifico nell’elettorato di Parramatta, mira a far perdere il seggio al deputato laburista Andrew Charlton.
“Il Partito laburista sarà posto dopo i Liberali. È un messaggio chiaro: devono rispondere delle loro azioni”, ha affermato Sheikh Charkawi. Tradizionalmente, il Partito laburista ha goduto del sostegno della comunità islamica australiana, ma ora “la comunità si sente tradita”.
Secondo il censimento del 2021, circa il 10,5% della popolazione di Parramatta è islamica. In questo contesto, The Muslim Vote sta sostenenendo anche i candidati indipendenti a Watson e a Blaxland, due collegi a forte presenza islamica.
Watson e Blaxland sono rappresentati da due ministri laburisti, rispettivamente Tony Burke agli Interni e Jason Clare alla Sanità.
A Parramatta, Andrew Charlton detiene il seggio con un margine del 3,7% trovandosi a difenderlo dalla candidata liberale Katie Mullens. The Muslim Vote invita i suoi sostenitori a preferire innanzitutto la candidata dei Verdi, Liz Tilly, seguita da Mullens, relegando Charlton quasi in fondo alla lista.
“La comunità si sente tradita. Alle elezioni del 3 maggio, molti voteranno contro il Partito laburista”, ha affermato Sheikh Wesam.