BUDAPEST - Il Tribunale ungherese ha accolto, dopo diversi ricorsi respinti in passato, l'istanza della difesa che chiedeva i domiciliari per Ilaria Salis a Budapest. 

“Ilaria Salis avrà il braccialetto elettronico e prima della liberazione dovrà pagare una cauzione di 40mila euro al tribunale”, dichiara l'avvocato Mauro Straini che assieme al collega Eugenio Losco si occupa del caso della donna italiana detenuta a Budapest. “Ilaria Salis andrà ai domiciliari in casa di una privata cittadina”, riferiscono fonti legali. 

“Grande soddisfazione ma la battaglia per Ilaria non finisce qui”, ribadisce il legale della Salis. “Abbiamo saputo la notizia dai legali ungheresi. I giudici hanno accolto l'impugnazione del rigetto dell'istanza per i domiciliari comunicata nell'ultima udienza del processo”, prosegue. 

“Siamo felici che Ilaria Salis possa finalmente lasciare il carcere e per i domiciliari. È la fine di un incubo durato fin troppo. Ora ci aspettiamo che il governo italiano si muova per consentire alla nostra concittadina di scontare la pena in Italia”, dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri di Camera e Senato. 

“Candidare Ilaria Salis nelle liste di Avs per le Europee è stata la scelta giusta. La dimostrazione che era necessario accendere i riflettori sulla vicenda perché si arrivasse a un esito conforme allo stato di diritto. Quello che si è rifiutato di fare il governo Meloni per mesi per non disturbare l'amico Orban, o più semplicemente perché la destra la sentenza sulla Salis l'aveva già emessa. Felice per la sua prossima scarcerazione, ennesima vergogna per il nostro esecutivo”, scrive su Facebook il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.