Nel settembre del 1971 usciva “Imagine”, il secondo album solista di John Lennon dopo lo scioglimento dei Beatles, confezionato insieme a Yoko Ono e al guru del “Wall of Sound”, Phil Spector, lo storico produttore discografico newyorkese che aveva già messo mano, in modo da molti ritenuto controverso, nel 1970 a “Let it Be”, l’ultimo album dei Fab Four, e coprodotto anche il primo solista dell’ex Beatle, “John Lennon/Plastic Ono Band”. A differenza degli arrangiamenti spartani di quest’ultimo, il tocco di Spector questa volta era ben udibile nella ricchezza e stratificazione del suono. 

Registrato tra Londra e New York nella prima metà del 1971, il disco vedeva la partecipazione di George Harrison alla chitarra e di “session men” di lusso come il batterista americano Jim Keltner e il pianista Nicky Hopkins, presenza discreta, ma inconfondibile nella musica rock dalla metà degli anni Sessanta accanto a mostri sacri come Rolling Stones, Who e Kinks. 

Lennon compose “Imagine” all’inizio del 1971, su un pianoforte Steinway nella sua camera da letto a Tittenhurst Park, la sua residenza in stile Tudor ad Ascot, Berkshire, Inghilterra. Yoko Ono era presente quando John scrisse la melodia, gli accordi e quasi tutte le parole del testo, arrivando quasi a completare il pezzo in una sola sessione di scrittura.

“Imagine” fu un immediato successo di critica e commerciale, raggiungendo il primo posto sia nelle classifiche di vendita inglesi sia nella US Billboard 200. Insieme a “John Lennon/Plastic Ono Band”, è considerato uno dei suoi capolavori e nel 2012 è entrato nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stone. 

“Imagine”, la canzone, considerata una delle più importanti del Novecento e certamente la più popolare a livello globale, fu pubblicata come singolo in ottobre, tranne che nel Regno Unito dove non sarebbe uscita che nel 1975 per promuovere la raccolta “Shaved Fish”. Nel 2003, é stata inserita all’80º posto nella classifica di Rolling Stone dei 500 migliori 45 giri di tutti i tempi.

Il brano viene solitamente letto in chiave pacifista, ma lo stesso Lennon ammise che i contenuti del testo di “Imagine” la avvicinano più al Manifesto del partito comunista che a un inno alla pace: è infatti una società laica in cui non trionfino i valori del materialismo, dell’utilitarismo e dell’edonismo che viene auspicata nel testo. Lennon affermò che il brano era “anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, e viene accettato solo perché è coperto di zucchero”.

“Imagine all the people living life in peace”, uno dei versi iconici del testo di “Imagine” di John Lennon e Yoko Ono è stato proiettato sugli edifici in varie parti del mondo per celebrare i 50 anni dalla pubblicazione dell’album: dal Parlamento alla  Cattedrale di St.Paul a Londra a Times Square a New York. 

“John avrebbe amato tutto questo. ‘Imagine’ incarnava ciò in cui credevamo a quel tempo”, ha detto Yoko Ono in una dichiarazione. “Siamo ancora insieme adesso e ci crediamo ancora. Questo sentimento è importante ora come quando è stato scritto e pubblicato cinquant’anni fa”. Un’edizione limitata dell’album “Imagine” come doppio LP su vinile bianco è stata pubblicata per celebrare l’anniversario.