DEVONPORT - Sta tutto nell’abbraccio di due poliziotte disperate la tragedia avvenuta in una scuola di Devonport, cittadina portuale della Tasmania: nemmeno loro erano preparate per una scena simile. La festa di fine anno scolastico si è chiusa con sei bambini morti e altri due ancora ricoverati in ospedale.
Sollevato in aria da una raffica di vento, un castello gonfiabile è precipitato da una decina di metri e si è schiantato al suolo. Molti genitori, presi dall’angoscia, sono arrivati sul posto senza sapere se i propri figli fossero tra le vittime.
Giochi, risate, spensieratezza: doveva essere una giornata di allegria per i bambini che frequentano la Hillcrest Primary School. “Invece stiamo tutti piangendo la loro perdita”, ha detto il capo della Polizia della Tasmania, Darren Hine. Le previsioni meteo riferivano di “venti deboli” e cielo soleggiato in quest’inizio di estate australe sulla costa Nord della Tasmania. Tutto è avvenuto in pochi secondi. La raffica di vento che proietta in aria il gonfiabile colorato, le urla dei piccoli terrorizzati, lo shock e il senso di impotenza degli insegnanti che erano con loro.
“I servizi di emergenza sono stati chiamati sul posto intorno alle 10”, ha spiegato Hine. Di fronte, i soccorritori si sono trovati “scene dolorose e molto difficili”. Quattro alunni tra i 10 e 12 anni – due maschi e due femmine – sono morti sul colpo, mentre per altri cinque è stato necessario il trasporto in ospedale con l’eliambulanza. Due dei ricoverati poi non ce l’hanno fatta (uno è morto ieri), aggravando ulteriormente la conta delle vittime. A quattro giorni ormai dal tragico incidente gli inquirenti sono al lavoro per accertare eventuali responsabilità. Resta il dolore di una comunità di appena 30mila persone: in tanti continuano a rendere omaggio ai piccoli che non ce l’hanno fatta, depositando fiori e peluche fuori dalla scuola.
“Siamo tutti così addolorati per i genitori coinvolti. I nostri figli non sono tra i feriti e ci sentiamo in colpa per esserne sollevati”, ha detto commossa la madre di un alunno.
In Tasmania è immediatamente iniziata una gara di solidarietà, per aiutare i familiari delle vittime, ma donazioni stanno arrivando dall’intera nazione.
Il primo ministro Scott Morrison, ha definito “straziante” quanto accaduto a Devonport: “Dei bambini si stavano divertendo [e questa giornata] si è trasformata in una tragedia orribile”. [è qualcosa che] spezza il cuore”, ha commentato.
Al cordoglio si è unita la senatrice indipendente della Tasmania, Jacqui Lambie, nativa di Devonport: “Una tragedia impensabile, inimmaginabile, orribile, a una settimana dal Natale – ha detto intervistata dal programma Today, trattenendo a stento le lacrime -. Immaginate quei bambini con i regali sotto l’albero; è veramente straziante”.
Il premier della Tasmania, Peter Gutwein, ha espresso le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime, anche a nome dello Stato, ringraziando i servizi d’emergenza per i loro sforzi: “è una tragedia devastante, che spezza il cuore”.
Il sindaco di Devonport, Annette Rockliff, ha detto che la comunità non ha ancora metabolizzato quanto accaduto: “Francamente penso che siamo ancora tutti in stato di shock; è stato tremendo per tutti, ma per alcuni è stato anche peggio – ha riferito al programma Sunrise -. Avevamo 90 paramedici sul posto, ambulanze, vigili del fuoco, polizia, tutte persone che fanno parte della comunità”.
La dinamica esatta dell’incidente non è ancora stata chiarita, e la polizia che ha avviato le indagini non ha ancora rotto il riserbo su come era stato ancorato il castello gonfiabile. In base alle norme di sicurezza i castelli gonfiabili dovrebbero essere assolutamente sicuri con venti a una velocità di 30 km l’ora.
Non è il primo incidente legato a strutture gonfiabili. In Cina nel 2019 erano morti due bambini e altri 20 erano rimasti feriti in un caso simile.
Nel 2016 e nel 2018 due giovanissimi avevano perso la vita nel Regno Unito. Lo scorso anno due bambini sono rimasti gravemente feriti, quando una raffica di vento improvvisa ha fatto sollevare il castello gonfiabile sul quale stavano giocando a Tabbita, nel New South Wales.