PERTH - “Era giovedì 4 agosto e avevo appena terminato una serie di incontri con i referenti di Intercultura per i prossimi scambi quando, controllando la mail, ho trovato un messaggio da parte del console di Perth, Nicolò Costantini, che mi comunicava che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi aveva conferito l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia”, racconta emozionata Fulvia Valvasori.

La motivazione di questo importante titolo risiede ‘nello straordinario impegno dimostrato nel corso dei decenni nella diffusione della lingua italiana in Western Australia, contribuendo in maniera rilevante all’approfondimento dell’amicizia italo-australiana’, come si legge dalla comunicazione ufficiale del Consolato. 

E non si può dire che Fulvia Valvasori non se lo sia guadagnato il titolo di Cavaliere. Con energia e grande generosità ha dedicato all’insegnamento della lingua e cultura italiana tutta la vita: al WAATI - Western Australian Association of Teachers of Italian - ha coperto la carica di presidente per 12 anni e membro dell’esecutivo per 35 anni consecutivi, presidente per nove anni della MLTA - Modern Language Teachers’ Association -, membro dell’AFMLTA - Australian Federation of Modern Language Teachers Associations - per diversi anni.

Questi, alcuni degli impegni di Valvasori, che, tra le altre cose, ha avuto anche il merito di organizzare il progetto di scambio con AFS Intercultura, attivo in Western Australia dal 1988.

“Mi sembra strano ricevere un riconoscimento così prestigioso per qualcosa che per me rappresenta una passione, una vocazione, più che un lavoro, qualcosa in cui credo moltissimo”, commenta l’insegnante.

La storia di Fulvia Valvasori comincia ad Alessandria d’Egitto, dove nasce dopo che i genitori avevano lasciato il Friuli-Venezia Giulia alla ricerca di opportunità lavorative, che in quegli anni scarseggiavano nella piccola Regione italiana. 

All’età di due anni Fulvia parte con la sua famiglia alla volta del Western Australia, dove ancora vive. 

“Quando ho cominciato ad andare all’asilo, ero frustrata perché nessuno mi capiva. Poi mano a mano che acquisivo l’inglese, ho abbandonato l’italiano in casa, con grande disappunto di mio padre”, ricorda Valvasori.

“A scuola ho ripreso lo studio dell’italiano come seconda lingua e dopo l’università ho cominciato a lavorare nelle scuole: quando insegnavo italiano ai ragazzi sentivo una gioia particolare”.

Valvasori, nella sua carriera, è stata per 26 anni alla direzione del Language Department al Prendiville Catholic College; è qui che nel 1988 riesce a far decollare il progetto di scambio con AFS Intercultura, un programma che porta i ragazzi a vivere in Italia per otto settimane, periodo in cui risiedono in famiglia, vanno a scuola e si immergono totalmente nella vita e cultura del Paese.

“Otto settimane sono lunghe; è un’esperienza bellissima ma intensa. Non è per tutti”, commenta Valvasori. 

Per questo motivo ha pensato a un’alternativa per quegli studenti che non sono pronti a lasciare amici e famiglia per due mesi, offrendo loro la possibilità di un viaggio di gruppo in Italia per quattro settimane:

“Grazie a un gemellaggio con due scuole italiane riusciamo comunque a far assaporare ai ragazzi la vita in famiglia e a scuola per due settimane e fare poi i turisti per quelle successive, visitando le città più importanti”.

Una delle tante conseguenze del Covid, come racconta Valvasori, è di aver fatto diminuire il numero di studenti che studiano una seconda lingua:

“Essendo venuto a mancare l’incentivo dello scambio, in molti hanno perso interesse. Speriamo che nel 2023, con la ripresa del programma, la situazione migliori”.

In attesa della cerimonia di consegna della decorazione e del decreto di nomina, Fulvia Valvasori si gode il meritato titolo.