ADELAIDE Da allora, molta strada è stata percorsa e oggi  lo Stato conta cittadini provenienti da circa 200 nazioni, che parlano a casa circa 180 diverse lingue e che praticano circa 90 credi religiosi differenti. Anche il leader dell’opposizione Peter Malinauskas è figlio di immigrati, originari dell’Ungheria e della Lituania e in fuga dall’Europa dilaniata dal secondo conflitto mondiale e in cerca di ripartenze. Arrivati ad Adelaide infatti, la famiglia Malinauskas ha avviato un negozio di fish and chips a Seaton.

Durante il periodo bellico e post-bellico la migrazione proveniva principalmente dall’Europa, mentre negli ultimi quarant’anni si è visto un notevole aumento dei migranti dall’Asia e dall’Africa. La popolazione migrante rappresenta oggi circa un quarto della popolazione in South Australia e, assieme ai figli delle ondate precedenti, desidera mantenere vive le tradizioni culturali dei paesi di provenienza.

Domenica 6 febbraio, il partito laburista di Malinauskas ha lanciato via Zoom il nuovo programma, davanti a una platea virtuale di quasi cento persone, tra cui leader delle varie rappresentanze multiculturali. Proprio del multiculturalismo i laburisti hanno fatto il loro cavallo di battaglia in vista delle prossime elezioni statali del 19 marzo.

Infatti è stato annunciato che, nel caso in cui i laburisti passassero alla maggioranza, ci sarà un aumento di 16 milioni di dollari in quattro anni del budget a favore del multiculturalismo in South Australia. In particolare, i fondi aggiuntivi verrebbero destinati in supporto delle tante lingue e culture, per sostenere le comunità multiculturali e rendere le loro famiglie più forti da un punto di vista sociale, puntando anche all’aumento delle compentenze e delle capacità economiche, oltre a rispondere all’intolleranza razziale e religiosa.

Parte del budget verrebbe stanziato a favore dell’ammodernamento delle infrastrutture comunitarie, compreso il potenziamento della sicurezza e dei trasporti. Alla conferenza hanno partecipato, oltre a Peter Malinauskas, anche Zoe Bettison, ministro ombra per gli Affari Multiculturali, Joe Szakacs, ministro ombra del leader dell’opposizione e assistente ministro ombra per gli Affari Multiculturali.