SYDNEY - Gli antinfiammatori come aspirina e paracetamolo o gli integratori di omega 3 funzionano come antidepressivi: sono sicuri ed efficaci nel frenare i sintomi della depressione maggiore e i loro effetti sono ancora più forti se addizionati alla normale terapia antidepresssiva.   
Lo rivela una ricerca basata sull’analisi di dati di diverse sperimentazioni cliniche e pubblicata sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry. Lo studio è stato coordinato da Matthew Kiernan della University of Sydney Medical School.
Negli ultimi anni è stato un susseguirsi di evidenze scientifiche secondo cui l’infiammazione cronica a livello di tutto l’organismo contribuisce allo sviluppo di disturbi depressivi,  per cui la somministrazione di un antinfiammatorio potrebbe rendere efficace un antidepressivo altrimenti inutile.
Gli studiosi hanno esaminato i dati di sperimentazioni cliniche che hanno confrontato con un placebo uno o più antinfiammatori appartenenti a diverse categorie farmaceutiche (analgesici classici come l’aspirina o il paracetamolo, antinfiammatori come ibuprofene o simili, statine - farmaci per il colesterolo alto -, integratori di omega 3, antibiotici della classe delle minocicline e altri farmaci).
È emerso che gli antinfiammatori sono stati il 52% più efficaci del placebo nel ridurre la gravità dei sintomi nel loro insieme, e ben il 79% più efficaci nell’eliminare completamente i sintomi, misurati secondo precise scale di valutazione prima e dopo l’assunzione dei farmaci stessi. 
Gli antinfiammatori più efficaci sono risultati i “Fans”, gli antinfiammatori non steoridei (da aspirina a ibuprofene ecc), poi gli omega 3, le statine e le minocicline. Gli effetti sono ancora maggiori quando questi farmaci sono aggiunti alla normale terapia antidepressiva. 
“I risultati di questa revisione sistematica suggeriscono che gli antinfiammatori hanno un ruolo come antidepressivo nei pazienti con depressione maggiore e sono ragionevolmente sicuri”, concludono gli esperti.