CANBERRA - Ospite di Sky News, Burke ha ammesso che nessun caso ha superato le soglie legali richieste per giustificare la detenzione preventiva secondo le normative vigenti. “La realtà è che i criteri legali con cui dobbiamo confrontarci sono molto più difficili da raggiungere di quanto vorrei”.
Il governo ora intende concentrarsi sull’espulsione o sul reinsediamento in Paesi terzi di coloro che, titolari di visti, hanno infranto le leggi australiane. Tre individui del gruppo NZYQ sono stati destinati al reinsediamento a Nauru, ma i loro casi sono ancora al vaglio dell’Alta Corte. “Finora abbiamo vinto le cause, il che mi dà fiducia”, ha fatto sapere il ministro.
Il gruppo NZYQ include 12 assassini o tentati tali, 66 criminali a sfondo sessuale, 97 autori di aggressioni e 15 soggetti con precedenti di violenza domestica. Dal rilascio dei visti temporanei nel 2024, almeno 28 di essi sono stati accusati di nuovi reati federali.
Il governo è stato aspramente criticato dal ministro ombra degli Interni Andrew Hastie, che ha parlato di “fallimento catastrofico” e ha chiesto un’azione immediata per proteggere la comunità. “Il governo non ha nemmeno presentato una sola richiesta per applicare le detenzioni preventive”, ha affermato Hastie.
La controversia sulla liberazione dei clandestini, e la gestione di essi da parte del governo, è tornata alla ribalta per la morte avvenuta due settimane fa di un residente di Melbourne, deceduto in seguito alla brutale aggressione subita da parte di Lominja Friday Lokuju, cittadino dello Zimbabwe, parte del gruppo di clandestini rilasciati nella comunità. “Questo è esattamente il tipo di crimine che le nuove leggi volevano evitare”, ha commentato Hastie.