BUENOS AIRES - Migliaia di manifestanti si stanno dirigendo verso la piazza del Congresso a Buenos Aires, cuore dello sciopero generale indetto dalla Confederazione generale del lavoro (Cgt) e dai principali sindacati del Paese contro la ricetta economica del governo Milei.
Si nota un forte afflusso soprattutto nelle arterie dell'avenida 9 de Julio e quella de Mayo. Gli organizzatori contano di portare in piazza almeno novantamila persone.
Secondo quanto può osservare l'ANSA, l'atmosfera in città è molto tranquilla, i negozi sono aperti, e quanti hanno scelto di aderire allo sciopero stanno rispettando il transito, osservando quindi il protocollo anti-picchetto, come raccomandato dal governo.
Nelle strade è stato dispiegato un massiccio servizio di polizia, con gli agenti in tenuta antisommossa.
La ministra della Sicurezza argentina, Patricia Bullrich, impegnata fin dalle prime ore della mattina a controllare la situazione in città attraverso le telecamere collocate nei punti nevralgici di Buenos Aires - dalla piazza del Congresso all'Obelisco - ha avvertito la piazza con un messaggio pubblicato sul suo profilo X: "Non c'è sciopero che ci fermerà. Non c'è minaccia che ci intimidirà".
Il testo, che si scaglia contro chi vuole "resistere al cambiamento che la società ha deciso democraticamente", è accompagnato dall'hashtag #YoNoParo, ed è stato ripubblicato dal presidente Javier Milei.