ROMA - L’Alleanza per i vaccini Gavi ha annunciato un accordo con la casa farmaceutica danese Bavarian Nordic per garantire 500 mila iniezioni contro il vaiolo delle scimmie da utilizzare nei Paesi africani che affrontano un’epidemia del virus.
L’annuncio è arrivato dopo che la scorsa settimana l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pre-qualificato per la prima volta un vaccino contro l’Mpox, Mva-Bn, aprendo la strada alle Nazioni Unite e ad altre agenzie internazionali per procurarselo. Separatamente, il Fondo globale, una partnership creata nel 2002 per combattere l’Aids, la tubercolosi e la malaria, ha affermato che avrebbe fornito 9,5 milioni di dollari per la risposta all’Mpox nella Repubblica Democratica del Congo, epicentro dell’attuale epidemia.
Gavi ha affermato che le dosi di vaccino, da consegnare entro la fine dell’anno, sarebbero state acquistate tramite il suo First Response Fund, creato a giugno per rendere rapidamente disponibile denaro per i vaccini durante le emergenze sanitarie. “Ci impegniamo a lavorare con i governi interessati e i nostri partner per trasformare questi vaccini in vaccinazioni il più rapidamente ed efficacemente possibile”, ha dichiarato il capo di Gavi, Sania Nishtar.
Ha affermato che l’obiettivo era “costruire una scorta globale di vaccini”, anche se ciò dipenderebbe dal fatto che Gavi si assicurasse finanziamenti sufficienti per il lavoro fino al 2030.
Il vaiolo delle scimmie è causato da un virus trasmesso agli esseri umani da animali infetti, ma può anche essere trasmesso da uomo a uomo attraverso uno stretto contatto fisico. Provoca febbre, dolori muscolari e grandi lesioni cutanee simili a foruncoli e in alcuni casi può essere mortale.
L’Oms ha dichiarato un’emergenza internazionale per il vaiolo delle scimmie il mese scorso, preoccupata per l’aumento dei casi del nuovo ceppo Clade 1b nella Rdc che si è diffuso nei Paesi vicini. Tra gennaio e la fine di agosto, il Congo ha registrato quasi 22.000 casi e oltre 700 decessi collegati al virus.
Secondo i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), alla fine di agosto il Clade 1b era stato rilevato anche nei vicini orientali del Burundi, Ruanda e Uganda, oltre che in Kenya, mentre un caso singolo era stato rilevato in Svezia e Thailandia.