BOLOGNA - Sono quasi 300 i detenuti del carcere bolognese che in questi ultimi dieci anni hanno indossato la maglia del Giallo Dozza, squadra di rugby nata nel 2014 all’interno della casa circondariale, che milita, caso unico in Italia, nel campionato nazionale di serie C.
La società Giallo Dozza Bologna Rugby ha anche vinto il bando Sport di tutti-Carceri, iniziativa promossa dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che ha l’obiettivo per 18 mesi di supportare le realtà sportive e gli enti del Terzo settore nella promozione della salute, del benessere e del recupero dei detenuti, dell’inclusione sociale, attraverso l’attività sportiva.

“Siamo assegnatari di questo bando grazie alla rete che si è creata attorno al Giallo Dozza, fuori e all’interno del carcere. Siamo molto felici perché è fondamentale per andare avanti”, ha sottolineato il presidente della squadra Matteo Carassiti. “In questi anni dentro il carcere sono entrate decine di squadre di persone libere che si sono venute a confrontare con i giocatori detenuti - ha raccontato -. Molti di loro prima non avevano mai visto una palla ovale e si sono messi in gioco con quattro allenamenti settimanali sul campo e teorici”. Anche alla Dozza, si vive “il terzo tempo” che contraddistingue il rugby, con un momento conviviale dopo la partita insieme alla squadra avversaria. L’obiettivo è insegnare il rispetto delle regole, la lealtà, la solidarietà, il fair play.