AVELLINO - Un’organizzazione mafiosa che faceva capo a quello che gli inquirenti hanno battezzato il ‘nuovo clan Partenio’ è stata sgominata dalle forze dell’ordine di Avellino lo scorso lunedì. L’indagine delle Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha portato a 23 arresti, è stata accelerata da recenti gravissimi episodi di violenza avvenuti ad Avellino nelle scorse settimane, tra i quali sono stati segnalati un’autobomba contro un ristoratore e sventagliate di mitra contro l’auto di un assessore comunale.
Ma ad essere colpito dalle inchieste non è stato soltanto quello definito il ‘braccio armato dell’organizzazione’, dedito soprattutto all’usura, alle estorsioni, al traffico di droga, ma anche il braccio economico-politico, che aveva come punti di riferimenti professionisti e uomini legati ai partiti.
In particolare, tra gli indagati risulta esserci anche il segretario locale della Lega, Sabino Morano, imprenditore, accusato tra l’altro di voto di scambio politico mafioso.
Gli arresti, che hanno impegnato un enorme dispiegamento di 250 agenti, sono coincisi con la visita nella città del premier Giuseppe Conte, che ha salutato con soddisfazione l’operazione delle forze dell’ordine.