ADELAIDE - Chissà che emozione hanno provato Azmina Azli e Michael List, i due studenti dell’Università di Adelaide, il cui progetto è stato scelto per il monumento Paduli Gateway, da edificare a Paduli, in onore dell’emigrazione italiana in Australia. 
Un monumento che raffigura quattro porte, a rappresentare il viaggio del migrante, a perenne memoria delle future generazioni. Il 14 agosto, infatti, si sono recati proprio nel paese campano, per partecipare alla cerimonia della posa della prima pietra del ‘loro’ monumento. 
Oltre a loro, presente anche una delegazione da Adelaide, tra cui l’ex presidente del Campania Club John Di Fede, Erminio e Tina Ranaldo, Francesco Maione, Serafino con la moglie Letizia, Antonio Cocchiaro e la moglie Antonietta, Vanessa Cocchiaro, Renato Coscia, Claudio Rinaldi, Frank Salzano con la moglie Angela, Cosimo e Maria Assunta Marrone, Nicola e Maddalena Savinetti e Nicola Minicozzi. 
Presenti anche Filiberto Minicozzi e Daniele Fusco, oltre che Belardino Rossi di Latina e tante autorità: in primis, il sindaco di Paduli, Domenico Vessichelli; il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria; il sindaco di Buonalbergo, Antonio Panarese; il vice sindaco di Sant’Angelo Trimonte, Giuseppe Panarese; il sindaco di Apice, Angelo Pepe; il sindaco di Genestra degli Schiavoni, Zaccaria Spina; il sindaco di San Giorgio La Molara, Nicola De Vizio; il presidente della Proloco di Alta Villa, Pietro Rosato; e Dioniso Limongelli, dirigente della Regione Campania. Anche Vincent Tarzia, speaker della Camera, che si trovava in Italia, ha avuto modo di visitare Paduli. Oltre ai due studenti vincitori del concorso, presente anche un’altra delle tre coppie di studenti della Scuola di Architettura dell’Università di Adelaide, che hanno partecipato al concorso, Lotte Symonds e Melissa Bullen. 
La cerimonia si è svolta in due parti. La prima più formale, condotta dal sindaco di Paduli, Vessichelli, presso il cantiere dove sorgerà il monumento, con la benedizione di don Enrico Iuliano della parrocchia di Paduli. È stata consegnata la capsula del tempo con i documenti relativi al monumento, da incorporare nel monumento stesso in fase di costruzione. Alla cerimonia erano presenti la televisione e la stampa locale che hanno intervistato John Di Fede, oltre che moltissime persone, tra cittadini e turisti. 
La seconda parte della cerimonia si è svolta al Palazzo Ducale di Paduli dove, in una grande sala riunioni, accolti da giovani in costume d’epoca, erano presenti circa duecento persone. 
Qui il presidente della Provincia di Benevento, Di Maria,  è stato accolto dal sindaco di Paduli e ha fatto un discorso introduttivo, seguito dai discorsi di Danilo Calderazzo, in rappresentanza dei Padulesi nel Mondo, di John Di Fede e Filiberto Minicozzi, che ha spiegato in dettaglio il progetto e presentato gli studenti di architettura che hanno partecipato al concorso. 
Di Fede ha ringraziato tutte le persone coinvolte, in particolare il presidente del Campania Club, Erminio Ranaldo e il direttore di sala Franchino Maione, “senza i quali il progetto non sarebbe stato realizzato”. 
Un grazie è stato esteso anche a Serafino Maglieri “che ha regalato 25mila dollari in vino”. Anche il sindaco di Paduli ha parlato appassionatamente del progetto del monumento e dello storico gemellaggio tra i Comuni di Paduli e Campbelltown, e alla fine ha offerto, a nome del Comune, un rinfresco, dopo aver consegnato a John Di Fede una targa commemorativa, che presto verrà esposta al Campania Club. 
Un abitante del luogo ha recitato una commovente poesia in dialetto padulese, dal titolo Emigranti e che verrà presto resa pubblica. I festeggiamenti, coincidenti con la festa di San Rocco, sono continuati in piazza, con la musica degli Zanzarini di Steve Maglieri, che si sono esibiti con la loro musica allegra. 
La data di completamento lavori è prevista per inizio 2020, con la possibilità dell’inaugurazione intorno a Pasqua. Tutti sono stati molto ospitali e gentili con Di Fede e Minicozzi, in rappresentanza di “Paduli & Friends”, l’associazione promotrice dell’iniziativa. Di Fede e Minicozzi hanno ringraziato di cuore tutti coloro che hanno reso possibile il progetto, sia ad Adelaide che in Italia. 
In particolare, i ringraziamenti sono andati ai quattro studenti che hanno potuto partecipare e ai due che invece non erano presenti ma che hanno donato l’ammontare a loro riservato all’associazione Paduli & Friends, oltre che al loro professore, George Zillante, che non ha potuto presenziare, pur avendo avuto un ruolo determinante nell’impresa. 
In tantissimi si sono appassionati a questa vera e propria avventura e ognuno ha portato un contributo, tra cui l’ing. Filiberto, insieme agli amici Simone Inserra e Pietrantonio Ranaldo, che hanno aperto una pagina Facebook “Paduli and Friends”, disponibile in rete per chiunque voglia seguire questa bella storia di amore per la propria terra d’origine.
EMMA LUXARDO