BRISBANE – Le opinioni, le aspettative e i commenti delle vittime dei reati saranno prese in considerazione dal governo statale in modo più diretto ed efficace tramite un nuovo organismo consultivo indipendente, che andrà ad affiancarsi al commissario ad interim per le vittime del crimine la cui creazione era stata annunciata la settimana scorsa.
Entrambi gli organi fanno parte della risposta dell’esecutivo Palasczuk alle crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica sull’ondata di criminalità giovanile in corso in tutto lo Stato.
Secondo il premier facente funzione Steven Miles il nuovo gruppo consultivo potrebbe essere operativo entro la fine dell'anno. "Se fosse necessaria una legislazione, ciò potrebbe richiedere un po' più di tempo, ma se necessario potremmo procedere subito con la creazione del gruppo e proseguire poi con l’approvazione del relativo disegno di legge ", ha detto Miles in un’intervista radiofonica all’ABC.
"Questa iniziativa in realtà ha soprattutto il significato di riconoscere che possiamo fare di più e di meglio per le vittime dei reati, e di dire che vogliamo farlo il più rapidamente possibile", ha concluso Miles.
Il portavoce del gruppo Voices for Victims Ben Cannon ha accolto con favore l'annuncio del governo, ma ha aggiunto che i dettagli sulla struttura e poteri del nuovo organismo consultivo devono ancora essere perfezionati. Lo scorso mese Cannon ha guidato una manifestazione di protesta a cui hanno partecipato 250 persone davanti al Parlamento statale, per chiedere maggiori diritti alle vittime.
"I dettagli saranno molto importanti", ha detto Cannon nel corso del programma televisivo Today di Channel Nine. "Chiederemo che sia definito in termini semplici il quadro di riferimento entro il quale opererà l’organismo, oltre che i suoi poteri”.
Il leader dell’opposizione David Crisafulli ha definito l’annuncio “un passo nella giusta direzione”, aggiungendo tuttavia che “non avrebbe dovuto essere necessario l’intervento di un gruppo coraggioso di cittadini del Queensland per convincere il governo che quella della criminalità giovanile è una vera e propria emergenza".