Giunto in Australia nel 2010, Sergio Lollini ha trovato il suo primo impiego al Pellegrini’s Espresso Bar, uno dei luoghi più iconici di Melbourne e da lì ha mosso i suoi primi passi nel mondo della ristorazione di questa città. 

“Adesso mi trovo in una zona, quella che si estende tutt’intorno al Queen Victoria Market, che mi ricorda molto Montecatini Terme, la città in cui sono nato e cresciuto, in Toscana”, ci ha detto l’imprenditore, spiegando il suo particolare attaccamento a questo angolo di Melbourne. 

“Ricordo di aver detto a Sisto, mio capo e poi mentore di vita, che mi sarebbe piaciuto avviare un’attività tutta mia un giorno nel settore della ristorazione. Lui rispose dicendomi che ce l’avrei fatta”. 

Quel momento non sarebbe tardato ad arrivare. Sergio Lollini, infatti, si è fatto avanti e, pochi mesi prima del duro lockdown che ha fermato Melbourne, ha avviato proprio lì, in quello spazio che gli ricordava tanto la sua cara città natia, il suo bar. Tuscany Café, questo è il nome che Sergio Lollini ha voluto dare alla sua attività, una vera e propria testimonianza dell’affetto che nutre verso quel borgo in Toscana che lo ha visto nascere e crescere. Al suo interno, oltre ad un servizio “unico, caloroso, che ti fa sentire a casa, la classica ospitalità italiana famosa in tutto il mondo”, è possibile provare alcuni dei piatti più amati della cucina tradizionale italiana, realizzati per la maggior parte con prodotti di provenienza del Belpaese, o comunque con ingredienti freschi, di qualità, acquistati in giornata allo stesso Queen Victoria Market. 

“Dalla bolognese alla pasta al pomodoro, dal minestrone alla carbonara, fatta rigorosamente con il guanciale”.

Oggi il Tuscany Café è luogo di incontro di tanti australiani che vogliono provare l’autentica cucina tricolore, ma anche di molti italiani, soprattutto giovani e nuovi arrivati, che vogliono sentire un po’ di aria di casa “e ritrovare quello che hanno lasciato”, grazie anche a un personale accogliente, che parla la loro stessa lingua.