HOBART – I francesi potrebbero anche scandalizzarsi, ma la Tasmania sembra destinata a diventare il nuovo Champagne. L’isola Stato sta vivendo un periodo particolarmente felice per le vendite di vino sparkling, e ora la famosa Maison Mumm è in procinto di annunciare un investimento per la produzione di un suo ‘bollicine, made in Tasmania’.
L’investimento di Mumm Tasmania prevede il reperimento di uve Pinot Noir dalla rinomata regione del Piper River, nel nordest dello Stato, ultimo riconoscimento globale del Pinot prodotto nella zona, come vitigno principe, per le bollicine più buone.
Le esportazioni di vino tasmaniano sono aumentate da 1,3 milioni di dollari nel 2016-17, a 3,2 milioni nel 2021-22, mentre le vendite nel mercato interno sono aumentate da 46 a 74 milioni, nello stesso periodo, con lo sparkling che rappresenta il 37%.
Lo chef de cave (enologo specializzato nella produzione di champagne, ndr) di GH Mumm, Laurent Fresnet, che ha visitato la Tasmania, lo scorso luglio, ha parlato di “significativo margine per un futuro investimento nello isola Stato”
“Stiamo cercando l’opportunità per rivelare le straordinarie caratteristiche del ‘terroir’ di diverse aree – ha detto entusiastico Fresnet -, e di rivelare la freschezza, l’intensità e la complessità del pinot noir, tasmaniano, che è vino di grande eleganza, finezza ed energia”.
La famosa Maison, già produce vini con uve selezionate dalla zona del Piper River che, grazie al clima freddo, matura in ritardo, rendendole ideali per la produzione di sparkling.
Per Fresnet, con un’espansione praticamente impossibile, nella zona di Champagne, la Tasmania potrebbe diventare la nuova zona privilegiata per i vitigni per le bollicine.
“Con l’impossibilità di piantare più vigne in Champagne – ha continuato l’enologo -, siamo costretti a trovare altri fornitori, per poter soddisfare la domanda, e in Tasmania, dove il terreno è fertile, il clima è adatto e il terroir è ottimo, potremmo piantare più viti, più velocemente, e garantire la nostra produzione futura”.
Mumm già produce ‘sparkling wines’ nella regione di Marlborough, in Nuova Zelanda, è sta operando espansioni sia nella Napa Valley, nel nord della California, che in Tasmania, per le etichette “Mumm Terroir”.
Secondo Luke Whittle, massimo enologo della cantina Kreglinger, che produce rinomati ‘Tasmanian sparkling’ e che fornisce uve pinot noir, alla Maison Mumm, c’è ampio spazio di manovra per un’espansione della prouzione: “Abbiamo il clima migliore per la coltivazione di viti pinot noir, con la vicinanza dell’oceano, e i fattori del terroir, quali suoli molto antichi, terreno vulcanico, aria pura”.
“I vini prodotti in Tasmania, possono competere con I migliori champagne – ha continuato Whittle -, ma non siamo Champagne, non produciamo champagne, produciamo il meglio del Tasmanian sparkling”.
L’amministratrice delegata di Wine Tasmania, Sheralee Davies, ha detto che la Tasmania è ormai la leader indiscussa del Paese per la produzione di sparkling: “I nostri vini possono rivaleggiare i migliori method traditional, del mondo, e prevediamo che nei prossimi anni ci sarà molto interesse tra le grandi Maison dello champagne, per quella he una volta veniva chiamata apple island, e ora potrebbe diventare pinot noir island”.