RIO DE JANEIRO - Albanese ha sottolineato come il commercio rappresenti un’opportunità economica fondamentale, specialmente per l’Australia, dove un quarto dei posti di lavoro dipende da esso. “I risultati raggiunti qui riguardano l’attività economica e i posti di lavoro in Australia”, ha dichiarato in conferenza stampa.
Le nazioni del Pacifico hanno esortato l’Australia a fare di più per ridurre l’uso di combustibili fossili, considerando che il paese è uno dei maggiori esportatori mondiali. Chris Bowen, ministro per il Cambiamento climatico ed Energia, ha però evidenziato i progressi fatti dal paese verso le energie rinnovabili.
Al vertice, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha avvertito che le politiche globali sul clima sono insufficienti, prevedendo un riscaldamento superiore ai 3°C, ben oltre il limite di 1,5°C, il massimo per riuscire a evitare disastri climatici. Guterres ha esortato i leader a fissare obiettivi più ambiziosi per il 2035.
La possibile cancellazione delle sovvenzioni per l’energia verde da parte di Trump, ereditate dal piano dell’Amministrazione Biden, ha sollevato preoccupazioni globali. Secondo il ministro dell’Industria Ed Husic, l’Australia, ricca di risorse eoliche e solari, si sta proponendo come destinazione preferenziale per gli investimenti nelle rinnovabili.
Il comunicato finale del G20 ha affrontato questioni come tassazione equa e aiuti umanitari, ma ha evitato di menzionare la Russia come aggressore in Ucraina, suscitando l’irritazione dei leader europei. “È troppo poco non nominare la Russia”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Sul fronte climatico, il comunicato finale non ha offerto tracce di impegni concreti, evidenziando le difficoltà nel raggiungere un consenso unitario.