CANBERRA – L’alto commissario britannico Vicki Treadell ha consegnato alle autorità australiane una nota diplomatica che conferma l’espletamento delle procedure interne per l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra i due Paesi. Grazie all’intesa, il 99% dei prodotti australiani potrà entrare nel Regno Unito senza dovere pagare alcuna tariffa doganale. Lo stesso trattamento sarà riservato ai prodotti britannici in entrata in Australia.

I giovani australiani, inoltre, potranno godere di condizioni più favorevoli per il rilascio di visti per vacanze-lavoro nel Regno Unito. Il limite d’età per accedere a questi visti è stato innalzato da 30 a 35 anni, e il periodo di permanenza massima è aumentato da due a tre anni.

“Si tratta di uno dei partner commerciali di più lunga data, ma questo lo si può considerare un nuovo capitolo nelle nostre relazioni economiche, che porterà a nuove opportunità per le aziende australiane.

L’accordo è stato accolto con favore in particolare dal nostro settore agricolo, ma noi stiamo lavorando per offrire un maggiore accesso sul mercato globale a tutte le aziende australiane”, ha commentato l’assistente ministro federale del Commercio Tim Ayres.

A beneficiare dell’accordo di libero scambio saranno soprattutto i produttori australiani di vino, carne, granaglie, riso, zucchero e latticini, oltre a quelli di parti di ricambio per le auto e di prodotti cosmetici. In Australia, si prevede una diminuzione dei prezzi al dettaglio di prodotto d’origine britannica come automobili, whisky, prodotti dolciari, biscotti e cosmetici.

In un articolo pubblicato sul quotidiano The Australian, il ministro federale del Commercio Don Farrell ha scritto che l’accordo di libero scambio entrato in vigore ieri “contribuirà alla crescita delle nostre industrie domestiche e delle nostre capacità manufatturiere locali, erogando benefici alle aziende australiane e creando nuovi posti di lavoro ben retribuiti. Questa intesa offrirà nuove opportunità d’esportazione, promuoverà l’afflusso di maggiori investimenti in Australia e contribuirà a diversificare le nostre relazioni commerciali”.