SYDNEY - La crisi incendi boschivi ha registrato ieri un nuovo, tragico sviluppo: un vigile del fuoco del National Parks and Wildlife Service è morto dopo essere stato colpito da un albero durante le operazioni di contrasto a un rogo a Nerong, circa 90 km a nord di Newcastle.
L’allarme è scattato alle 22.45, quando i servizi di emergenza sono arrivati su una proprietà lungo Little Nugra Road. I paramedici hanno tentato di rianimare l’uomo, ma le lesioni riportate si sono rivelate fatali.
Il premier Chris Minns ha confermato che la vittima faceva parte di una squadra dei parchi nazionali e ha espresso cordoglio alla famiglia e ai colleghi. “Siamo distrutti da questa notizia - ha dichiarato -. È un doloroso promemoria dei rischi che questi uomini e queste donne affrontano per proteggerci. Siamo profondamente indebitati con chi combatte in prima linea per la nostra sicurezza”. La polizia ha istituito una zona di indagine e WorkSafe è stata notificata. Un rapporto sarà preparato per il Coroner.
Nel frattempo, il NSW Rural Fire Service ha comunicato che una sessantina di incendi continuano a bruciare in tutto lo Stato. Tra questi, un vasto rogo a nord di Redhead che interessa un’area di 64 ettari tra Redhead Road e Oakdale Road. Al momento è sotto controllo, ma i residenti delle zone di Dudley, Whitebridge e Gateshead sono invitati a tenere costantemente d’occhio l’evolversi della situazione.
Intanto prosegue la conta dei danni dopo gli incendi più devastanti degli ultimi giorni. Le valutazioni effettuate sull’area di Nimbin Road a Koolewong, nella Central Coast, indicano che almeno 20 abitazioni sono state distrutte. Nell’area interessata dal rogo, il servizio antincendio ha registrato 16 case distrutte, nove danneggiate e 118 rimaste intatte, oltre a sette strutture esterne ridotte in cenere. Il numero complessivo potrebbe però aumentare, in particolare dopo ulteriori verifiche nell’area di Bulahdelah.
Minns, incontrando i residenti colpiti dai roghi, ha assicurato che gli aiuti arriveranno rapidamente. Le autorità federali e statali hanno attivato i pagamenti per calamità naturali in sei aree del New South Wales, con contributi destinati all’assistenza immediata, all’alloggio d’emergenza e ai prestiti agevolati per attività e produttori primari.
Dopo un fine settimana segnato da alte temperature e forti venti, una tregua parziale è arrivata con il passaggio di un fronte più fresco e alcune precipitazioni. Ma l’emergenza resta aperta: le squadre rimangono sul terreno, pronte a intervenire laddove l’instabilità atmosferica o nuovi focolai possano riaccendere la minaccia.