ROMA - Gli inquirenti, coordinati dal procuratore Giancarlo Amato, sono in attesa delle informative da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute.
Il procedimento sarà avviato per il reato di incendio e poi verrà deciso, alla luce delle risultanze investigative, se procedere per la fattispecie dolosa o colposa. Le fiamme sono divampate intorno alle 5 in via Montagnano, riferiscono i vigili del fuoco, intervenuti sul posto con carabinieri e personale dell'Arpa. A quanto riferito dai pompieri, nella discarica sono presenti principalmente pneumatici e materiali di vario genere.
Una eventuale diffusione di diossina nell'aria causata dall'incendio presso la discarica abusiva di Ardea determinerebbe enormi rischi per la salute umana, essendo ben noti gli effetti cancerogeni e neurotossici di tale sostanza sul corpo umano, afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) lanciando l'allarme su potenziali conseguenze per la popolazione locale.
“La diossina è un inquinante organico persistente classificato dalla Iarc come cancerogeno per l'uomo, oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino. Il rischio aereo della diossina è limitato all'area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi. Nel 90% dei casi l'esposizione umana alla diossina avviene per via alimentare attraverso il ciclo alimentare completo: frutta e verdura, foraggio di animali, allevamenti di animali, erbivori, carnivori di cui l'uomo si ciba”, spiega il presidente Sima, Alessandro Miani.