SYDNEY - Inizialmente previste fino al 2039, le concessioni fiscali - che dimezzano il valore catastale degli immobili per il calcolo delle imposte - continueranno a tempo indeterminato. Il piano, incluso nel bilancio statale presentato martedì, punta a dare certezza a lungo termine agli investitori.
La mossa è stata accolta positivamente dal Consiglio dei Servizi Sociali del NSW, ma la direttrice esecutiva Cara Varian ha avvertito che il governo deve ora investire anche nell’edilizia sociale: “Sappiamo già che queste case saranno inaccessibili per decine di migliaia di persone in difficoltà abitativa o per i 65mila in attesa di un alloggio sociale”.
Il premier Chris Minns ha sottolineato che non si tratta di scegliere un solo tipo di abitazione: “Abbiamo bisogno di più case in affitto, più case da acquistare e più alloggi sociali e a prezzi accessibili”.
I piani prevedono anche un aumento della densità abitativa a Sydney, la città con i valori immobiliari più alti d’Australia. Tra le iniziative: 30mila nuove abitazioni su terreni governativi inutilizzati, nuovi strumenti per accelerare le infrastrutture legate agli alloggi e la possibilità di superare i piani urbanistici locali per grandi progetti abitativi.
Il Consiglio Immobiliare del NSW ha elogiato la decisione, definendola “costruttiva”. Nonostante gli sforzi, lo stato rimane ancora in ritardo: per rispettare il piano nazionale che prevede 1,2 milioni di nuove abitazioni entro il 2029, il NSW dovrà costruirne 377.000, un obiettivo improbabile da centrare.