LA PAZ – Nuova tragedia mineraria nel Sud America, stavolta in Bolivia: cinque minatori sono morti in seguito al crollo di una miniera d'oro nel dipartimento di Potosí.

Secondo quanto ha dichiarato il comandante della polizia dipartimentale Fernando Benítez alla televisione statale Bolivia Tv, due delle vittime sono già state identificate. Le indagini sull’incidente sono in corso.

“La presunta causa della morte è l’asfissia da schiacciamento. Presumiamo che la collina abbia ceduto a un certo punto e abbia schiacciato queste persone”, ha precisato il funzionario.

Secondo la polizia, quest’ultimo caso porta a 73 il numero totale di decessi causati da incidenti simili nelle miniere di Potosí dall’inizio dell’anno.

La morte di queste cinque persone in Bolivia avviene mentre proseguono le operazioni di ricerca e soccorso a Rancagua, in Cile, per localizzare i minatori intrappolati in una miniera del gruppo statale Codelco.

Nelle prime ore di domenica, le squadre di soccorso hanno rinvenuto altri due corpi, a pochi metri dal primo ritrovato il giorno precedente, in condizioni estreme e con il terreno ancora instabile.

La notizia è stata confermata dal procuratore regionale di O’Higgins, Aquiles Cubillos, secondo cui “le identità non sono ancora state confermate, ma le famiglie delle vittime sono già state avvisate”. Cubillos ha aggiunto che i corpi sono stati rinvenuti nella stessa zona in cui il giorno prima era stato rinvenuto il cadavere di Gonzalo Núñez Caroca, la cui identità è già stata ufficialmente confermata.

I lavori proseguono senza sosta, guidati dalle squadre di emergenza della Codelco, la società statale proprietaria della miniera, con l’obiettivo di ritrovare i due minatori ancora dispersi: Álex Araya Acevedo e Carlos Arancibia Valenzuela.

L’incidente è avvenuto giovedì in seguito a un terremoto di magnitudo 4.2, forse causato dai lavori di perforazione in corso nella sezione sotterranea della miniera.