Nel 2019 il governo del South Australia ha deciso di rivedere la legislazione multiculturale risalente al  1980, ritenendo che alcuni aspetti fossero obsoleti e non riflettessero l’attuale compagine comunitaria multiculturale. Diverse le consultazioni nello Stato che hanno permesso alle comunità di articolare ciò che ritenevano dovesse essere incluso nella nuova legislazione.

Tra le maggiori raccomandazioni emerse: una dichiarazione parlamentare di dieci principi, un riconoscimento dei popoli della ‘First Nation’, la garanzia di risorse adeguate affinché la Commissione possa svolgere le sue funzioni, nell’ottica di riflettere un’adeguata diversità di background culturali, esperienze vissute di genere, età e posizione geografica, oltre a un rafforzamento delle funzioni di SAMEAC (South Australian Multicultural & Ethnic Affairs Commission), tra cui la responsabilità di garantire che le autorità statali forniscano i servizi necessari alle diverse comunità.

La Carta Multiculturale del South Australia sarebbe stata parte integrante della legislazione che definisce chiaramente le aspettative sia della Commissione SAMEAC e sia delle comunità e delle autorità statali. Infine, è stata proposta la soppressione della parola ‘etnico’ e l’inclusione della parola ‘interculturalismo’.

Malgrado ciò, il primo disegno di legge presentato nell’ottobre 2020 non ha incluso molte delle raccomandazioni giunte dalla comunità e, se fosse passato, avrebbe depotenziato le funzioni stesse del SAMEAC e le successive pressioni da parte della comunità, anche italiana, che anzi ha avuto un ruolo molto attivo.

Anche il procuratore generale Hon Vickie Chapman si è schierata dalla parte delle comunità multiculturali. D’ora in poi quindi il SAMEAC può agire in maniera indipendente nel sostenere il multiculturalismo e la collaborazione diretta con le varie comunità. La nuova legge prevede inoltre una dichiarazione parlamentare di dieci principi, il riconoscimento dei popoli aborigeni, garantisce risorse e personale adeguati per la Commissione SAMEAC e vanta una Carta Multiculturale come parte integrante della legislazione.

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